Moby, intesa con l’Antitrust: «Via gli asset non strategici, flotta potenziata e garanzie per i lavoratori».
La compagnia di Vincenzo Onorato rilancia dopo la chiusura dell’istruttoria dell’Autorità garante della Concorrenza e del mercato
Moby chiude e rilancia. La compagnia di Vincenzo Onorato ha annunciato la chiusura dell'istruttoria dell'Autorità garante della Concorrenza e del mercato, avviata su segnalazione di un competitor, con la definizione di un programma di impegni condivisi che segna una nuova fase strategica per la compagnia di navigazione.
La società avvierà un percorso di rafforzamento patrimoniale e di riorientamento del modello di business, mirando all'azzeramento dell’indebitamento finanziario e bancario. Un obiettivo che, aggiungono dalla compagnia “sarà raggiunto anche attraverso la dismissione di asset non strategici, per garantire solidità finanziaria e sviluppo sostenibile”.
Contestualmente, Moby consoliderà la sua presenza sul mercato e sulle rotte da e per la Sardegna, puntando sul miglioramento di qualità, efficienza e capacità, grazie all'impiego di navi più capienti, con servizi superiori e maggiore attenzione alla sostenibilità.
Sul fronte occupazionale, Moby conferma che l'elevata domanda di personale marittimo consentirà il riassorbimento di eventuali esuberi all'interno del comparto, in collaborazione con le organizzazioni sindacali.
Con questi passi, la compagnia di Onorato ribadisce il suo impegno a operare nel rispetto delle regole di mercato, tutelando la concorrenza e offrendo servizi di trasporto sempre più moderni, affidabili e sostenibili.
