La Nuova Sardegna

Sanità che non funziona

«La mia odissea per una cataratta»

«La mia odissea per una cataratta»

Da Tempio la storia di Mariolino, affetto da glaucoma, tra liste d’attesa e reparti che chiudono

2 MINUTI DI LETTURA





Tempio «Sono Mariolino Azzena e voglio raccontarvi la mia storia», comincia così la mail arrivata in redazione. Una vicenda che, come scrive lui stesso, «è ben lontana dal vedere una conclusione». A febbraio 2025 contatta il Cup di Cagliari per il prericovero necessario all’intervento di cataratta all’occhio destro. Gli viene assegnata una visita all’Ospedale Civile di Alghero per il 28 ottobre 2025. Mariolino, affetto da glaucoma, vive a Tempio e organizza tutto per tempo. Intanto chiama il reparto di Oculistica: scopre che gli esami già effettuati dal suo oculista devono avere meno di sei mesi. Per sicurezza, prenota una visita privata con il primario per il 20 giugno 2025: «Mi conferma la validità degli esami e mi rassicura sull’intervento». Il giorno prima della visita programmata, però, arriva la sorpresa. «Mi comunicano che il reparto è chiuso per allagamento e che la visita è rinviata al 12 novembre».

B&B prenotato, chilometri percorsi, e la nuova data finalmente arriva. A novembre viene sottoposto a visite, prelievi ed elettrocardiogramma. Tutto sembra filare, finché non arriva il colpo finale. In uno stanzino improvvisato a studio, cinque oculiste lo visitano in modo impeccabile, ma gli danno una notizia inattesa: «Il reparto chiuderà per ristrutturazione e le operazioni di cataratta saranno sospese». Alla domanda su quando potrà essere operato, la risposta è lapidaria: «Non prima di 3 o 5 mesi». Non si sa neppure dove verrà spostata l’attività. Per Mariolino, affetto da glaucoma, l’intervento è urgente. E allora si chiede: «Ma i commissari nominati da poco conoscono davvero la situazione degli ospedali? Sanno quante persone aspettano da mesi?». E ancora: «Ad Alghero ci sono due ospedali: perché non spostare provvisoriamente il reparto al Marino?». La sua mail si chiude con una riflessione amara: «Ci si lamenta dei giovani che lasciano la Sardegna, ma come si può trattenerli in ospedali fatiscenti, senza certezze e senza futuro?».

Primo Piano
L’inchiesta

Visite mediche non autorizzate, ecco chi è la dottoressa indagata per truffa

Le nostre iniziative