La Nuova Sardegna

La storia

Sassari, il reel di Topo Gigino diventa virale: liberato dalla colla dalla veterinaria

di Federico Spano
Sassari, il reel di Topo Gigino diventa virale: liberato dalla colla dalla veterinaria

La dottoressa Roberta Demontis, molto attiva sui social, ha raccontato il salvataggio di un topolino di campagna. Il video ha superato 1,2 milioni di visualizzazioni

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Sassari Si chiama Topo Gigino, pesa pochi grammi, ed è diventato il simbolo di una battaglia di civiltà. Qualche settimana fa è finito intrappolato in una tavoletta di colla nella zona della Colonia Campestre, una delle trappole più crudeli e diffuse per la cattura dei piccoli roditori. Incapace di muoversi, coperto dalla sostanza adesiva e destinato a una morte lenta per fame, sete e paura, è stato notato da un residente, Mauro, che lo ha raccolto e portato dalla veterinaria Roberta Demontis.

Roberta Demontis, che su Instagram è conosciuta come @robivetss ed è esperta in animali esotici e non convenzionali, lo ha liberato dalla colla usando olio di semi e molta pazienza. Poi ha deciso di raccontare la vicenda attraverso tre reel diventati virali (uno ha superato 1,2 milioni di visualizzazioni) denunciando senza mezzi termini la sofferenza causata da questi dispositivi.

«Gli animali intrappolati nella colla muoiono di stenti: fame, sete, dolore, paura fino alla morte», scrive la veterinaria nei suoi post, lasciando trasparire stanchezza e indignazione. «Sono davvero stanca… L’unica consolazione è averne salvato un altro». Parole dure, accompagnate dalla gratitudine verso chi le ha mostrato supporto e dall’auspicio che anche chi le ha augurato “una morte lenta e dolorosa” possa un giorno scegliere empatia e umanità.

Liberato e tornato in natura, Topo Gigino ha smosso una discussione enorme. «Grazie a lui si è scatenato un grande dibattito», racconta Demontis. La stragrande maggioranza dei commenti ha condannato l’uso della colla e del veleno, definiti pratiche crudeli e inutilmente dolorose. In molti hanno ricordato che esistono metodi alternativi: dissuasori, trappole di cattura non cruente, strumenti che permettono di gestire la presenza dei roditori senza ucciderli. Fra l’altro, la colla non fa distinzioni fra topi, lucertole, rapaci. 

Per i più intransigenti, osserva la veterinaria, anche chi ritiene necessario eliminarli dovrebbe almeno ricorrere a metodi rapidi, come le trappole meccaniche “supercat”, evitando sofferenze interminabili. «Speriamo che Topo Gigino faccia una bella vita e che non incontri più persone senza un briciolo di pietà», conclude nel suo racconto social.

La storia di questo minuscolo sopravvissuto, nato da un gesto di attenzione e salvato da cure tempestive, continua così a circolare sui social come invito alla responsabilità e alla compassione. E come promemoria: anche la vita più piccola merita rispetto.

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