La Nuova Sardegna

Il caso

L’auto alla Sella del diavolo, le scarpe e il telefono: la scomparsa di Martina Lattuca rimane un mistero – VIDEO

di Luciano Onnis
L’auto alla Sella del diavolo, le scarpe e il telefono: la scomparsa di Martina Lattuca rimane un mistero – VIDEO

Incidente o gesto volontario? Il corpo della 49enne non è stato ritrovato e quanto è accaduto assume ora i contorni del giallo

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Cagliari Incidente o gesto volontario, per gli inquirenti la scomparsa di Martina Lattuca non avrebbe altre indicazioni. Il fascicolo è sempre aperto, per archiviarlo si attende solo che si trovi il corpo. Al momento ipotesi diverse non ce ne sono. Rimarrebbero in realtà alcune apparenti incongruenze che sembrano voler poter ancora insoluti i contorni del giallo. Dubbi che la cugina Alessandra e la sorella Sara continuano ad alimentare.

  • Calamosca

Martina non era una frequentatrice di Calamosca, tanto meno dei sentieri di difficile percorribilità del promontorio di Cala Fighera. La mattina del 18 novembre non è andata al lavoro dicendo al compagno che usciva per andare nel bar in cui prestava servizio e alle colleghe della libreria Feltrinelli nel centro commerciale Le Vele che stava male. Ma poi, rimasta sola, è uscita ed è andata a Calamosca nonostante piovesse a dirotto. L’ombrello è stato ritrovato dentro lo zainetto restituito dal mare, ben ripiegato.

  • L’abbigliamento

Dai riscontri nella sua abitazione del suo vestiario, è stato evinto che fosse vestita da città e non da passeggiata al mare. Se avesse avuto intenzione di raggiungere il costone di Cala Fighera, non sarebbe stata adeguatamente attrezzata con impermeabile e scarpe tipo trekking.

  • Le auto

Le telecamere della videosorveglianza dell’hotel Le Terrazze l’hanno ripresa quando è arrivata, ha parcheggiato la Lancia Musa nello sterrato davanti all’albergo e si è avviata sulla strada (asfaltata) verso il ristorante La Paillote, dove è presente l’accesso per Cala Fighera. Ma lì non risulta esserci mai arrivata. I pochi automobilisti transitati, tutti rintracciati dai carabinieri attraverso la targa, hanno detto di non aver incontrato nessuna donna camminare a piedi lungo la passeggiata e hanno giustificato ampiamente la loro presenza a Calamosca, per primo il conducente di una Bmw nera transitato due volte fra andata e ritorno.

  • Il telefono

Il cellulare di Martina, in quelle ore di presunta presenza a Calamosca, è stato agganciato dalla cella territoriale del ripetitore del Margine Rosso, sul litorale di Quartu. Possibile ma raro – è stato spiegato agli inquirenti – che si sia verificato un problema tecnico nella rilevazione dell’area geografica di copertura del segnale del cellulare di Martina, trovato poi dentro il suo zainetto. (l. on)

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