La Nuova Sardegna

Turismo

La Maddalena, via libera alle navi da crociera nell’arcipelago. Ma non per tutte

di Serena Lullia

	Una nave da crociera ad Ajaccio
Una nave da crociera ad Ajaccio

Il Parco nazionale detta condizioni e requisiti per l’ingresso degli hotel galleggianti nelle acque protette

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La Maddalena Sì al ritorno degli hotel galleggianti nelle acque del Parco. Ma non tutte le navi da crociera potranno ottenere il pass per il paradiso dell’arcipelago di La Maddalena. Dovranno essere lunghe massimo 220 metri, estremamente rispettose dell’ambiente e dovranno obbligatoriamente far sbarcare gli ospiti nell’isola madre. Il Parco nazionale guidato dalla presidente, Rosanna Giudice, accoglie in modo positivo l’istanza del Comune di La Maddalena che da due anni lavora per inserire l’isola nel circuito crocieristico. Trovata una linea condivisa con la Marina Militare e la Capitaneria di porto, enti fondamentali per derogare al decreto Clini-Passera, il provvedimento anti-inchino nato dopo il naufragio della Concordia – manca solo il fondamentale placet del Parco. Che dovrà arrivare ufficialmente durante una conferenza di servizi.

Quando?

L’assessore comunale al Turismo, Gian Vincenzo Belli, usa prudenza sebbene il progetto viaggi sulla giusta rotta e con il vento in poppa. «Puntiamo a inserire La Maddalena nel circuito delle crociere nei periodi di spalla – spiega -. Ipotizziamo fine 2026».

Le direttive del Parco e il perché del sì

La presidente del Parco, Rosanna Giudice, chiarisce la posizione dell’ente. «Nessun no per principio, come qualcuno magari poteva pensare – spiega -. Ma un sì ragionato, motivato e condizionato. Ho accolto con favore la richiesta del Comune ma ho fatto richieste ben precise. Che le navi siano massimo 200-220 metri, che siano di altissimo livello tecnologico: non dovranno scaricare nulla nel nostro mare e non dovranno rilasciare emissioni di C02. Faremo poi le nostre valutazioni sulla zona scelta per l’ormeggio, insieme agli altri enti, in conferenza di servizi». Giudice spiega le ragioni del sì «che non sono per nulla in contraddizione con la missione primaria dell’ente. Il Parco non è la fucina dei no. L’ormeggio della nave avverrebbe nell’isola di Santo Stefano, zona militare in cui è presente una boa della Marina. Parliamo di un’area non integra dal punto di vista naturalistico ma in cui comunque non verrebbe gettata nemmeno l’ancora. Saranno ammesse solo navi rispettose dell’ambiente». 

Ambiente fa rima con economia

«La missione primaria dell’ente – prosegue Giudice – è e resta quella di tutela e conservazione, ma deve anche essere volano di economia, con l’uomo al centro, la cui presenza non contrasta con l’ambiente, se questa presenza segue regole precise. Parliamo poi di un tipo di turismo di alto livello e con grandi capacità di spesa. Una boccata di ossigeno per i nostri operatori: penso ai ristoratori e ai negozianti che faticano a restare aperti durante la stagione invernale. Ma penso anche ai nostri operatori del traffico, ai noleggiatori. Quindi la condizione importante è che la ricaduta economica sia per la mia gente, sia sull’isola madre». 

Ciao ciao decreto anti-Concordia

Il decreto Clini-Passera, nato dopo il naufragio della Concordia nel 2012, punta a limitare il transito delle grandi navi mercantili, comprese le navi da crociera in prossimità delle coste, parchi nazionali, aree marine protette, zone di particolare pregio ambientale o paesaggistico. Ma rinvia a Capitanerie di porto, Autorità marittime, ministeri competenti il compito di individuare aree e rotte vietate o condizionate. «Due anni fa abbiamo cominciato a ragionare sull’inserimento di La Maddalena nel circuito delle crociere – spiega l’assessore Belli -. Abbiamo quindi avuto interlocuzioni con Mariscuola per l’utilizzo della boa militare a Santo Stefano e poi con la Capitaneria, da cui abbiamo avuto pareri favorevoli. Manca solo il Parco perché allora era stato commissariato. Abbiamo ripreso il discorso con l’attuale presidente Giudice e il passo successivo sarà andare in conferenza di servizi. Ci sono le condizioni per andare in deroga al decreto Clini-Passera come accaduto già a Portoferraio o a Portofino». Per la Maddalena l’assessore Belli pensa alle navi da crociera di ultima generazione, 200 metri di tecnologia green, con pilotaggio assistito per garantire standard di sicurezza ancora più elevati. «Navi ben diverse da quelle che siamo abituati a vedere a Olbia, compatibili con le richieste del Parco», conclude. 

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