La Nuova Sardegna

L’inchiesta

Pedopornografia online, maxi operazione anche in Sardegna: quattro arresti e migliaia di file sequestrati

Pedopornografia online, maxi operazione anche in Sardegna: quattro arresti e migliaia di file sequestrati

Indagine coordinata dalla Procura di Firenze: coinvolte otto regioni. Diciassette persone indagate

2 MINUTI DI LETTURA





Firenze Un’ampia operazione di contrasto alla pedopornografia online, che ha coinvolto anche la Sardegna, è stata portata a termine dalla Polizia di Stato al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze. Complessivamente sono state eseguite 17 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati, con quattro arresti in flagranza per detenzione e diffusione di materiale pornografico realizzato con il coinvolgimento di minori.

L’attività investigativa è stata condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica per la Toscana ed è scaturita dall’analisi di un dispositivo informatico sequestrato nel corso di una precedente operazione contro la pedopornografia online. L’esame del materiale ha consentito di individuare 17 utenti presenti sul territorio nazionale, ritenuti responsabili dello scambio di immagini e video a contenuto pedopornografico.

Per diversi mesi gli investigatori hanno monitorato i profili sospettati, accertando che gli indagati scaricavano e, in alcuni casi, condividevano file raffiguranti minori di 18 anni, utilizzando una nota applicazione di messaggistica istantanea. Gli approfondimenti successivi, sia di natura tecnica sia tradizionale, hanno permesso di identificare gli utenti: tutti uomini di età compresa tra i 20 e i 70 anni, residenti in diverse regioni italiane, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici. Sulla base degli elementi raccolti, la Procura di Firenze ha emesso i decreti di perquisizione, eseguiti contestualmente con l’impiego di oltre 50 operatori della Polizia postale.

L’operazione ha interessato Toscana, Sardegna, Lombardia, Campania, Sicilia, Lazio, Piemonte e Veneto, sotto il coordinamento del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio Polizia postale e per la sicurezza cibernetica. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti decine di migliaia di file di pornografia minorile, in alcuni casi archiviati e classificati in modo meticoloso per categorie di interesse. Il possesso di un’ingente quantità di materiale ha portato all’arresto in flagranza di quattro soggetti, mentre gli altri indagati sono stati denunciati a piede libero. Tre persone risultano irreperibili.

Primo Piano
Stupefacenti

Scoperta una maxi piantagione di marijuana, quattro tonnellate di droga sequestrate in un’azienda agricola

di Luciano Onnis
Le nostre iniziative