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Natale nel mondo fra renne, barbecue al mare e Father Christmas: dagli Stati Uniti a Germania e Australia – ecco come si festeggia

Natale nel mondo fra renne, barbecue al mare e Father Christmas: dagli Stati Uniti a Germania e Australia – ecco come si festeggia

Paese che vai, tradizione che trovi. Cambiano anche le date

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Paese che vai tradizioni di Natale che trovi. Mentre in Italia dominano presepe, albero e ricchi cenoni ricchi a base di pesce e carne, in Norvegia si nascondono le scope per allontanare le streghe, in Giappone si mangia pollo fritto, in Australia si va in spiaggia e in Germania ci sono i Krampus. Mentre la maggioranza lo celebra il 25 dicembre, i cristiani ortodossi (Russia) lo festeggiano il 7 gennaio, e paesi come Corea del Nord, Arabia Saudita e Mongolia non lo riconoscono ufficialmente. Alcune culture (per esempio in Giappone e India) lo hanno adottato con usi unici.

E allora, come si festeggia la festività cristiana in giro per il mondo? In Gran Bretagna il Natale è molto attesa e sentita, dal grande significato simbolico e caratterizzata da un intenso fervore. Come in Italia, il 25 dicembre è la festa dei bambini. Nel Regno Unito i bimbi lo attendono a partire da novembre, quando scrivono la celebre letterina in cui elencano i regali che vorrebbero trovare sotto l’albero. A depositare i pacchettini sotto l’albero sarà “Father Christmas”, l’equivalente britannico di Babbo Natale, accompagnato dalla renna Rudolph. Per ringraziarlo i bambini inglesi sono soliti lasciargli un po’ di latte e un mince pie, tipico dolce inglese.

Negli Stati Uniti e in Canada le famiglie decorano alberi, accendono luci e appendono calze per Babbo Natale sopra al camino. Il 24 dicembre si celebrano le veglie, mentre è il 25 dicembre il vero e proprio giorno di festa, dedicato al pranzo in famiglia e allo scambio dei regali. I mercatini natalizi, le sfilate e i concerti rendono l’atmosfera festiva particolarmente vivace, mentre le città si illuminano con decorazioni spettacolari, soprattutto quelle grandi come New York: lì il Natale è uno spettacolo da vivere almeno una volta nella vita. L’albero del Rockfeller Center è il simbolo indiscutibile del Natale a New York, una vera e propria istituzione, e la sua accensione è un evento conosciuto a livello globale e dà ufficialmente il via alle festività natalizie: si tiene solitamente il mercoledì successivo al Thanksgiving. L’albero resta a disposizione dei visitatori fino al 7 gennaio.

La particolarità del Natale in Brasile è che cade durante l’estate, con il caldo e il sole: un po’ diverso dal solito. Viene comunque festeggiato con un mix di tradizioni religiose e conviviali. La Vigilia, chiamata Noite de Natal, è dedicata alla Messa e a grandi cene familiari con piatti tipici come tacchino, riso e frutta secca. Le città si illuminano con luci e decorazioni, e in molte località si organizzano spettacoli all’aperto e concerti. Il 25 dicembre è più raccolto e dedicato a pranzi e visite ai parenti Anche qui l’atmosfera festiva si prolunga fino all’Epifania.

Sole, caldo, e barbecue all’aperto: in Australia, il Natale coincide con la piena estate. Questo significa giornate lunghe, temperature elevate e tanto, tantissimo sole. Non è raro vedere Babbo Natale cavalcare le onde su una tavola da surf o persone che indossano cappellini natalizi sulla spiaggia.

Come molti altri paesi del Nord Europa, anche la Germania si addobba a festa durante i mesi che precedono il giorno di Natale. Qui, come in Gran Bretagna, lo spirito natalizio si fa sentire già dalla fine del mese di novembre, quando nelle piazze e nelle strade di ogni città del paese iniziano ad essere allestiti i primi mercatini di Natale. Quasi tutti i prodotti esposti sono frutto dell’artigianato locale, fra candele, marionette, giocattoli, palline decorate per l’albero di Natale e anche prodotti gastronomici. Secondo la tradizione germanica le danze vere e proprie hanno inizio il 6 dicembre, nella giornata di Nikolaustag. La leggenda vuole che, durante la notte del 5 dicembre, i bambini si preparino all’arrivo di St. Nikolaus lasciando le proprie scarpe sul davanzale o fuori dal portone di casa. Durante la notte, San Nicola si aggira per le case, tenendo in mano un grande libro sul quale ha annotato il comportamento di ogni bimbo e portando in spalla un sacco pieno di caramelle e ramoscelli di legno.  

Il periodo natalizio è molto sentito anche in Giappone, dove viene vissuto in modo differente rispetto all’Occidente. Il Natale è visto come un periodo di felicità diffusa piuttosto che una celebrazione religiosa. Il 24 dicembre si celebra la festa per gli innamorati e per le famiglie con bambini piccoli: le coppie vanno a cena fuori, appositamente per mangiare pollo fritto e la famosa Christmas Cake, ossia una semplice torta di pan di spagna con panna montata e decorata con fragole e immagini di Babbo Natale.
Anche in Giappone è tradizione scambiarsi un regalo, ma solo tra gli innamorati.

La stella cometa La celebre Stella cometa di Betlemme che guidò i tre Magi fino a Gesù è un simbolo della nascita di Gesù e la sua apparizione, in Polonia, è una specie di segnale per sedersi al tavolo. Dopo la cena arriva il momento tanto atteso soprattutto dai bambini con lo scambio dei regali. La tradizione riguarda tutto il mondo. In Polonia richiama i doni ricevuti da Gesù bambino da parte dei Re Magi. 

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