“Noi contro di loro” crea un presidio permanente
PORTO TORRES. La vicenda della multa ai chioschi nei giorni della Festha Manna, assicurano loro, è stata soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso pieno di insoddisfazione per l'ass...
PORTO TORRES. La vicenda della multa ai chioschi nei giorni della Festha Manna, assicurano loro, è stata soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso pieno di insoddisfazione per l'assenza di lavoro, per lo stato in cui versa la città, per le poche risposte avute da chi avrebbe dovuto darle. Nasce così, annunciato da una pagina su Facebook costantemente aggiornata, “Noi contro di loro”, un gruppo comprendente una cinquantina di giovani i quali hanno creato un presidio permanente nei pressi della Torre Aragonese. Il gruppo è composto di disoccupati e lavoratori, alcuni anche nel campo dei servizi sociali che, stanchi della situazione in cui versa Porto Torres, hanno deciso di riunirsi per conoscere meglio i problemi della città, approfondire tematiche, proporre idee e soluzioni, agire e confrontarsi. Tutto questo in una sorta di comune nella quale, ogni giorno alle 17, si approfondisce un tema e si redige un verbale della seduta. Diverse sono le iniziative già messe in campo: si sta studiando il bilancio comunale, si approfondiscono il mondo dell'archeologia, il sociale e al proposito, grazie all'utilizzo delle moderne tecnologie, si è realizzata una sorta di inchiesta al mercatino e alle Poste per capire come cambiano le abitudini dei portotorresi in tempo di crisi. Sono nati alcuni gruppi di lavoro su archeologia, controllo dell'attività amministrativa, chimica verde, suggerimenti e metodologie di lavoro, e altri ne stanno nascendo, compreso quello dei “Disobbedienti” che mira a garantire sicurezza interna ed esterna.
Non ci sono leader, non si vogliono contatti con i partiti politici ma vengono accettati i singoli, non ci sono velleità politico-elettorali. Semplicemente, si vuole studiare ogni cosa per essere preparati ed essere in grado di sensibilizzare e informare la popolazione.
Emanuele Fancellu