La Nuova Sardegna

Sassari

l’allarme dell’agenzia laore

I vigneti a rischio, il «marciume nero» attacca la Romangia

di Luca Fiori
I vigneti a rischio, il «marciume nero» attacca la Romangia

SASSARI. Solo a sentire il nome vengno i brividi. Il marciume nero, in inglese black rot, è una malattia della vite dovuta al fungo Guignardia bidwellii, originario dell’America del Nord. Molto...

22 giugno 2012
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SASSARI. Solo a sentire il nome vengno i brividi. Il marciume nero, in inglese black rot, è una malattia della vite dovuta al fungo Guignardia bidwellii, originario dell’America del Nord. Molto diffuso nel nord Italia, è presente in Sardegna da oltre 10 anni, probabilmente introdotto con materiale vivaistico. Nel nord dell’isola il black rot si accanisce prevalentemente la zona della Romangia, ma nessun territorio della Sardegna può considerarsi immune. La diffusione della malattia nei vigneti della Romangia, che nel 2011 aveva colpito 5-6 aziende, interessa al momento una decina di vigneti, con percentuale di piante attaccate del 10 - 20 percento. Se non si interviene tempestivamente con prodotti a base di mancozeb associati a trattamenti con triazoli endoterapici quali ad esempio il miclobutanil, la malattia può causare gravi danni alla vite. I tecnici dell’agenzia regionale Laore Sardegna sono a disposizione dei produttori e delle aziende vitivinicole per prevenire e curare le infezioni riscontrate su foglie, infiorescenze e grappoli della vita. «Il fungo attacca tutti gli organi della vite in fase di crescita attiva - spiega Giovanni Santoru dell’agenzia Laore - l’ epidemiologia della malattia è favorita, nella tarda primavera, da piogge intense e di breve durata , associate ad escursioni termiche giornaliere rilevanti, come si è verificato nel mese di maggio». Sulle foglie i sintomi sono caratteristici, con macchie di forma abbastanza regolare, nettamente delimitate da un alone bruno. L’interno della macchia, che dissecca, prende un colore rosso mattone. I giovani germogli, molto sensibili all’infezione, possono presentare le stesse tacche brune, allungate, che si trasformano rapidamente in cancri bruni infetti. Bisogna fare attenzione a non confondere i sintomi determinati dal black rot sui grappoli disseccati con quelli della peronospora grappolare. «Un controllo rapido di un acino malato - spiega ancora Giovanni Santoru - permette con facilità, grazie ad una lente contafili, di distinguere le fruttificazioni di Guignardia bidwellii». Telefonando al numero 079-25581 è possibile richiedere l’aiuto dei tecnici dell’agenzia Laore.

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