La Nuova Sardegna

Sassari

Allarme a Sassari, i ragazzini all’assalto dei compro oro

di Nadia Cossu
Allarme a Sassari, i ragazzini all’assalto dei compro oro

Un fenomeno in preoccupante espansione per avere soldi facili: in fila davanti ai negozi anche molti minorenni

09 gennaio 2013
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SASSARI. Nei giorni di vacanza o in quelli di sciopero la fila si allunga incredibilmente. Poggiati sui muri, in attesa del proprio turno, si guardano e non nascondono l’impazienza. La legge dice che devono avere 18 anni per poter entrare e vendere un gioiello ai Compro oro eppure molti di quelli che stanno fuori hanno le sembianze di ragazzini non ancora maturi, col cappellino e gli occhialoni da sole, i jeans a vita bassa e la sigaretta tra le dita. Quindicenni, diciassettenni forse, accompagnati per l’occasione dall’amico maggiorenne di turno che entrerà al posto loro.

Quello dei giovanissimi che ogni giorno si mettono in fila davanti all’ingresso dei negozi che acquistano oro è un fenomeno interessante. Titolari e dipendenti di queste attività sono molto cauti nel dare informazioni: «Non possiamo fornire dati ma una cosa è sicura: c’è stato in generale un aumento esponenziale di persone che vendono l’oro di proprietà ma soprattutto è cresciuto, nei nostri negozi, l’afflusso di giovani che hanno un’età compresa tra i 18 e i 27 anni. Possiamo parlare di una media di almeno quattro, cinque ventenni al giorno». Che moltiplicato per le oltre venti attività sparse in ogni zona di Sassari fa un numero importante.

Vendono di tutto, dalle medaglie alle catenine, dai bracciali ai ciondoli. «Spesso portano oggetti che sono stati regalati loro per la prima comunione o per la cresima, roba vecchia e fuori moda. A volte sono gioielli nuovi di zecca e di valore. Noi li pesiamo, accertiamo che si tratti di oro e poi facciamo la nostra offerta», che raramente i giovani che attendono dietro il blindatissimo banco rifiutano. Prendono i soldi e si allontanano.

Il fenomeno è in crescita parallelamente a quello altrettanto preoccupante dell’allarme furti e rapine in abitazione che solo qualche giorno fa i carabinieri di Sassari hanno illustrato. Una bizzarra coincidenza? Saranno le forze dell’ordine a stabilirlo. I militari hanno sequestrato negli ultimi mesi quasi quindici chili di gioielli d’oro e corallo, bottino di furti che sono stati compiuti in diverse case della città. A dicembre è stata arrestata anche una coppia di fidanzati di 20 e 24 anni, accusati di aver ceduto a tre Compro oro della città un chilo e mezzo di oggetti d’oro e argento che erano stati rubati in alcune abitazioni di Sassari. Ecco perché quella famosa fila quotidiana di ragazzi fa inevitabilmente pensar male. Anche le forze dell’ordine hanno scelto di monitorare con più assiduità questo genere di attività. «Noi siamo molto scrupolosi – spiega una dipendente di un Compro oro al centro di Sassari che per ovvie ragioni mantiene l’anonimato – Chi entra qui deve esibire il documento di identità, altrimenti viene mandato via. A volte ci dicono di esser già registrati ma con noi non funziona. L’esibizione del documento personale di identità è la condizione per poter avviare una trattativa». E in alcuni casi non va in porto proprio perché il cliente è minorenne. Nelle indagini di carabinieri e polizia, proprio considerando il dilagare dei furti in appartamento, l’attenzione si sta concentrando su una fascia d’età molto bassa e, di conseguenza, anche sulla clientela dei Compro oro. Chi ruba solitamente rivende, anche se a distanza di tempo, e queste attività sono obbligate a tenere in giacenza per alcuni giorni l’oro acquistato. In questo modo le forze dell’ordine possono monitorare e, in alcuni casi, individuare i responsabili di furti e rapine.

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