La Nuova Sardegna

Sassari

Rifiuti e disagi, spiagge da salvare

Rifiuti e disagi, spiagge da salvare

Situazioni incredibili a Balai e allo Scogliolungo, proteste di bagnanti e turisti

18 giugno 2013
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PORTO TORRES. L’estate è finalmente arrivata e, ancora una volta, l’amministrazione comunale si fa trovare impreparata. Almeno per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione del litorale costiero e delle spiagge. Domenica mattina, i bagnanti sono stati accolti da un brutto biglietto da visita, a Balai come allo Scogliolungo: rifiuti sui muretti e sulla sabbia, cestini colmi di mondezza già dalla sera prima e che, ovviamente, nessuno ha ritirato perchè il servizio la domenica non viene garantito. Neppure nelle zone strategiche, che valgono come credenziali per tentare un minimo di rilancio turistico.

Il problema, ovviamente, non riguarda solo l’amministrazione comunale - che pure tarda ad adottare provvedimenti adeguati, basterebbe guardare come funziona dalle altre parti - ma anche i tanti maleducati che trasformano i luoghi più belli e caratteristici della città in discariche. Insomma, come farsi del male da soli salvo poi recriminare contro gli altri.

Balai. La spiaggia è incantevole, una conca naturale che richiama tutti i giorni numerosi bagnanti, non solo locali. Acqua trasparente, verde attorno, pista ciclabile nella parte alta, docce gratuite. Un solo cestino per la carta all’ingresso che viene riempito di qualsiasi rifiuto. Il contenitore - come è facile immaginare - è insufficiente e ci sono coloro che si intestardiscono a scaricare rifiuti anche quando cadono per terra. Lo spettacolo è da dimenticare. Per non parlare di quello che succede la notte, con buste di plastica, bottiglie, residui di cibo che vengono abbandonati sui muretti e anche sulla sabbia dagli incivili. Una situazione assurda, completata dagli escrementi di cani che i padroni si guardano bene dal raccogliere. Così Balai, fiore all’occhiello della città, soffre.

Scogliolungo. La spiaggia urbana a chilometro zero è la più frequentata da famiglie con bambini, ma anche dai turisti che ci arrivano a piedi senza neppure chiedere indicazioni. Mare cristallino, servizi attorno, la spiaggia soffre di un abbandono totale. Anche qui un solo cestino per la raccolta della carta che diventa bidone dell’indifferenziata. Domenica spettacolo incredibile, con bottiglie, cartoni e residui di cibo sul marciapiede. Anche la sabbia non viene trattata da tempo con il trattorino dotato di setaccio-igienizzante. Neppure l’ombra di un servizio minimo di pulizia. La stagione è iniziata senza servizio di salvataggio, e anche l’accesso per i disabili è un percorso di guerra: dallo scivolo è impossibile accedere alla spiaggia, perchè la sabbia si è ritirata e la base di cemento è più alta di quasi mezzo metro, oltre che visibilmente danneggiata. Infine: l’ordinanza per il divieto di fumo esiste ancora? Se lo chiedono i bagnanti, ma già sarebbe un successo installare i contenitori delle cicche per evitare che diventino un tappeto sulla sabbia. (g.m.)

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