La Nuova Sardegna

Sassari

Ittiri, gli imprenditori chiedono aiuto al prefetto

di Pinuccio Saba
Ittiri, gli imprenditori chiedono aiuto al prefetto

Il sindaco Tonino Orani ha illustrato la crisi che sta attraversando il settore edile A breve un’iniziativa dei comuni del Coros, parlamentari e consiglieri regionali

16 luglio 2013
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SASSARI. Il principale settore economico ittirese, l’edilizia, è praticamente bloccato. Anzi, agonizzante. E con l’edilizia sono sull’orlo del baratro tutte quelle imprese artigianali che operano nell’indotto, come falegnami, lavorazioni metalliche, elettricisti e idraulici. Una situazione che non è certo migliore di quella denunciata da altri centri a vocazione industriale che in questi mesi hanno tenuto banco nel dibattito politico-istituzionale.

Per illustrare la drammatica situazione economica che si sta vivendo a Ittiri, ieri il sindaco Tonino Orani ha incontrato il prefetto di Sassari Salvatore Mulas. Con il sindaco c’erano una rappresentanza del consiglio comunale (un esponente della maggioranza e uno dell’opposizione) e alcuni imprenditori. Un’altra decina di ittiresi ha poi atteso davanti alla prefettura per conoscere l’esito dell’incontro.

Un incontro che non poteva avere risultati concreti. «Il prefetto non ha alcun potere di intervento se non quello di comunicare al governo cosa accade nel territorio – commenta il sindaco Tonino Orani – ma per far questo deve conoscere la realtà dei singoli paesi. E a Ittiri la situazione si è fatta drammatica, molte imprese che fino a qualche tempo fa vantavano diversi dipendenti sono state costrette a licenziare i lavoratori. Le commesse sono diminuite del 75 per cento, diverse aziende sono formate dal solo titolare. Imprese che restano aperte solo formalmente».

Ittiri aveva una classe imprenditrice attiva in tutta la provincia, ma adesso gli imprenditori non sanno più come affrontare i numerosi problemi che nascono dal mancato pagamento dei lavori già eseguiti. Soprattutto quelli effettuati per conto delle amministrazioni pubbliche. «Noi come amministrazione facciamo quanto è in nostro potere – aggiunge il sindaco Orani – ma non solo abbiano risorse limitate, dobbiamo fare i conti anche con i, patto di stabilità. Gli imprenditori si rivolgono comunque al rappresentante dello stato più vicino, cioè sindaco e comune. Ed è stato proprio il consiglio comunale a sollecitare l’incontro di ieri con il prefetto».

Una stato che non paga, è stato detto al prefetto, ma che pretende che gli imprenditori versino le tasse su somme non ancora incassate. «Gli imprenditori si sentono assediati dallo stato – aggiunge Tonino Orani – e dagli enti che lo rappresentano, da una pressione fiscale eccessiva, da Equitalia. Ma l’incontro con prefetto è solo la prima iniziativa del nostro comune: abbiamo intenzione di organizzare una manifestazione con tutte le amministrazioni comunali del Coros, alla quale saranno invitati i parlamentari e i consiglieri regionali eletti nel territorio».

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