La Nuova Sardegna

Sassari

La “Passio” dei Martiri tra racconto, fede e carità

di Gianni Bazzoni
La “Passio” dei Martiri tra racconto, fede e carità

Porto Torres, la quinta edizione sul sacrificio dei santi Gavino, Proto e Gianuario Il testo donato a Papa Francesco e distribuito a tutte le comunità della provincia

16 ottobre 2013
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SASSARI. Il racconto trasformato in una nuova scrittura, la Passione dei santi martiri Gavino, Proto e Gianuario ricorda l’epopea della fede in Sardegna. Elaborata nel medio evo, la “Passio” - come scrive Reginald Gregoire dell’Università di Pavia - «propone un punto di riferimento dottrinale per un itinerario sempre difficile qual’è l’attuazione della fede e della carità». E questo accade a 1710 anni dal martirio.

La “Passio”, appena pubblicata in una quinta edizione riveduta e corretta, a cura del Centro Studi Basilica di San Gavino di Porto Torres (i testi in latino sono di Giancarlo Zichi, la versione italiana di Katie Accardo) è già nella biblioteca di Papa Francesco, al quale è stata consegnata subito dopo la sua visita in Sardegna. Un regalo gradito dal Santo Padre, voluto dal fondatore e presidente emerito del Centro Studi monsignor Antonio Giuseppe Manconi. Da qualche giorno, il testo della “Passio” – con la prefazione del vescovo di Sassari monsignor Paolo Atzei - ha raggiunto un migliaio di preti distribuiti in tutta la Sardegna, quasi a testimoniare quell’appartenenza al percorso dei Martiri Turritani, patroni dell’Archidiocesi di Sassari e di tutta la Provincia Turritana. Insieme alla “Passio” - realizzata nella Nuova Stampa Color di Muros - è stata prodotta anche la Novena e la Messa in onore dei martiri Gavino, Proto e Gianuario. L’opuscolo - curato da monsignor Manconi - ha in copertina l’immagine del mosaico dell’artista turritano Mario Bazzoni, attualmente custodito nel palazzo comunale di Porto Torres. La novena prende il via oggi e culmina nella messa del 25 ottobre, dies natalis, nella basilica di San Gavino di Porto Torres guidata dal parroco don Mario Tanca. La pubblicazione - divisa in due sezioni - è agile e ha il compito di agevolare la partecipazione dei fedeli alla novena e alla messa. Si rivolge in modo speciale ai parroci e alle comunità delle nove parrocchie - sparse nell’isola - dedicate ai Martiri Turritani che «rafforzano il legame affettivo con i nostri comuni Santi Patroni – come scrive monsignor Manconi –, mai venuto meno in tutti questi secoli».

Tornando alla quinta edizione della «Passio Sanctorum Martyrum Gavini Proti et Ianuarii», c’è da dire che l’opera è stata rivista in maniera significativa rispetto alle precedenti e arricchita anche con immagini inedite. C’è, per esempio, la Porta Inferi, che riproduce il tipo di porta a due battenti di ingresso dall’esterno a una casa romana signorile , in quanto il sepolcro era pensato come la casa del morto. Ma nell’immagine, la porta non è chiusa, uno dei battenti è socchiuso e questo sembra alludere - secondo gli studiosi - «all’idea che dalla tomba si può uscire ad una vita nuova». Il sarcofago fu fatto per dei cristiani e viene assegnato agli ultimi tempi di Gallieno (262 circa). La “Passio” ricorda i numerosi luoghi dedicati alla memoria dei Martiri Turritani in Sardegna, in Italia e in Europa (in particolare in Francia e Spagna).

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