La Nuova Sardegna

Sassari

Riscaldamento, i condomini possono rendersi autonomi

La riforma del condominio approvata in via definitiva il 20 novembre 2012 contiene numerose novità, alcune delle quali ancora poco conosciute. Fra l’altro, la riforma prevede che il singolo condomino...

02 gennaio 2014
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La riforma del condominio approvata in via definitiva il 20 novembre 2012 contiene numerose novità, alcune delle quali ancora poco conosciute. Fra l’altro, la riforma prevede che il singolo condomino può staccarsi dall’impianto di riscaldamento centralizzato senza dover aspettare il parere positivo dell’assemblea. Sono molto interessato all’argomento e a questo proposito ho un quesito per l’avvocato Giuseppe Bassu. Pertanto infatti sapere quali sono le procedure giuste da seguire sia dal condomino che intende distaccarsi, sia da parte dell’amministratore, il quale non può subito dimostrare che il distacco di uno o più condomini sia pregiudizievole per gli altri.

A seguito della legge di riforma 2012 del condominio, la quale ha introdotto il IV comma dell'articolo 1118, chi si vuole distaccare dall'impianto centralizzato - di riscaldamento o di condizionamento - può farlo, senza il benestare dell'assemblea, a patto di non creare pregiudizi agli altri appartamenti. Questo significa che, dal suo distacco, non devono derivare squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini.

Chi si distacca, tuttavia, deve continuare a pagare la manutenzione straordinaria, oltre che le spese per la conservazione e messa a norma dell'impianto, rimanendo quest’ultimo una delle parti comuni di cui ciascun condòmino è comproprietario a carico del singolo che intende distaccarsi. Pare ad ogni buon conto opportuno dare comunicazione del distacco all'amministratore, allegando inoltre una perizia redatta da un tecnico iscritto all'Albo provinciale dei manutentori termici che attesti la sussistenza dei presupposti di legge suindicati.

Qualora l'amministratore del condominio dovesse ritenere in ogni caso lesivo il distacco, solo a titolo di esempio perché si sia già verificata una situazione simile oppure perché i dati emersi dalla perizia non escludano il pregiudizio a carico degli altri condòmini, questo potrà tutelare i diritti di questi ultimi promuovendo un'azione giudiziaria a tutela dell’intero condominio. (Avvocato Giuseppe Bassu)

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