La Nuova Sardegna

Sassari

Liste di attesa, al via la rivoluzione del Cup

di Luigi Soriga
Liste di attesa, al via la rivoluzione del Cup

I medici di base assegneranno delle classi di priorità ai pazienti che necessitano degli esami urgenti

02 marzo 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Le Asl, nell’erogazione dei servizi, dovrebbero rispettare gli standard di efficienza dettati dal Ministero: la sanità dovrebbe garantire il 90% delle visite richieste attraverso il Cup in 30 giorni. Invece gli esami strumentali (come tac, ecografie e risonanze) dovrebbero essere prenotati nell’arco di due mesi. Ma questi parametri, da decenni, sono utopia, perché l’allungamento delle liste di attesa è un problema fisiologico. Per una colonscopia, ad esempio, ovvero un accertamento che in fase di prevenzione potrebbe salvare una vita, si rischia di attendere più di sei mesi. L’Asl ora tenterà di governare le liste d’attesa, dal momento che dimezzarle è concretamente impossibile. E lo potrà fare stabilendo delle regole, delle gerarchie e delle classi di priorità. Il progetto era stato presentato all’azienda l’anno scorso dal responsabile del Centro Unico di Prenotazione Gianpaolo Mameli. Una settimana fa il direttore generale dell’Asl Giannico ha firmato la delibera che renderà operativo il nuovo sistema e il direttore sanitario Nicolò Licheri ha coinvolto i medici di base e gli specialisti. Al progetto ha aderito anche l’Aou e la delibera dell’Asl 1 potrebbe diventare una sorta di guida per le altre Asl dell’isola. L’obiettivo è fare una cernita assegnando la priorità ai casi clinici più urgenti. Se un paziente ha un sospetto tumore, non può attendere per un esame diagnostico quanto un altro paziente che richiede lo stesso accertamento per un controllo di routine. Non può cioè valere la legge del chi chiama prima. E a fare la scrematura saranno in prima battuta medici di base: dovranno indicare nel ricettario le priorità, barrando le caselle sulla base dei quesiti diagnostici. In questo modo gli operatori del cup avranno un’indicazione precisa attraverso la quale catalogare e trattare la richiesta del paziente. Le tipologie delle classi di priorità saranno queste: urgente, breve, differito e programmato, e andranno evase rispettivamente in 3 giorni, 10 giorni, 30 giorni e via a scalare. Poi entro maggio l’Asl dovrebbe portare a termine un ulteriore sviluppo del progetto: tutti i medici dovranno essere inseriti nel sistema cup, compresi quelli che lavorano in intramoenia. Si parla di oltre duecento agende, e le prestazioni non verranno più pagate al singolo specialista ma verranno incamerate nelle casse dell’Asl. In questo modo le liste d’attesa non si chiuderanno più, perché il paziente dovrà conoscere in ogni momento la tempistica delle prestazioni e anche L’ultimo tassello sarà il Cupweb, che consentirà ai medici di base, (che però ancora non hanno aderito formalmente all’iniziativa) ai farmacisti e ai cittadini di prenotare on-line un esame o una visita.

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative