La Nuova Sardegna

Sassari

Il terzo piano “vale” più del quarto quando ha più luce?

Nonostante occupi il terzo piano, ho una quota millesimale di proprietà superiore all’appartamento del quarto piano. Il tecnico redattore ha giustificato questa differenza dicendo che i coefficienti...

12 marzo 2014
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Nonostante occupi il terzo piano, ho una quota millesimale di proprietà superiore all’appartamento del quarto piano. Il tecnico redattore ha giustificato questa differenza dicendo che i coefficienti di luminosità sono diversi. Il terrazzino del piano superiore era chiuso da una vetrata, ma tale vetrata è stata rimossa. Posso chiedere la revisione della tabella millesimale?

A norma di legge, i valori dei piani o delle porzioni di piano all’interno di un condominio, devono essere espressi in millesimi e riportati in un’apposita tabella, allegata al regolamento condominiale (cosiddetta tabella millesimale). Nella messa a punto delle tabelle millesimali vengono considerati più elementi relativi ai singoli appartamenti (superficie, cubatura, orientamento, luminosità), che concorrono a determinare il valore più o meno elevato della proprietà immobiliare; a ciascuno di questi elementi verrà attribuito un preciso coefficiente, il quale sarà, naturalmente, tanto più elevato quanto migliori saranno le caratteristiche considerate. Tuttavia la ripartizione dei millesimi di proprietà tra i diversi condomini può essere soggetta a variazioni nel tempo, ipotesi presa in considerazione anche dallo stesso legislatore con l’ultima riforma operata in materia condominiale, attraverso la legge 220/ 2012, disponendo, in via generale, che l'attribuzione dei millesimi possa essere rettificata o modificata in qualsiasi momento, con il consenso unanime di tutti i partecipanti al condominio, espresso in assemblea. Peraltro, nel caso in cui il calcolo dei millesimi risulti essere frutto di un mero errore oppure quando, a seguito di modifiche apportate alle singole unità immobiliari, venga alterato per più di un quinto il valore di queste ultime, son previste delle condizioni meno rigide per la modifica delle tabelle, potendo questa essere deliberata con un numero di consensi pari alla sola metà del valore dell'edificio e alla maggioranza dei condomini intervenuti in assemblea. Nel caso su descritto, Lei potrebbe pertanto richiedere che il punto venga inserito all'ordine del giorno di un’assemblea condominiale, la quale, ove lo ritenga opportuno, potrà eventualmente procedere a nominare un perito al fine di valutare l'eventuale possibilità di variare il riparto delle quote millesimali. Qualora invece la stessa assemblea dovesse esprimersi negativamente in merito, è prevista in ogni caso la possibilità di agire nelle sedi giudiziarie.(Avv. Giuseppe Bassu)

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