La Nuova Sardegna

Sassari

Un nuovo futuro per ottantasei giovani

di Antonio Meloni
Un nuovo futuro per ottantasei giovani

Ecco il bilancio del progetto “L’impresa della legalità” che ha permesso il contatto tra le imprese e ventenni disoccupati

17 aprile 2014
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SASSARI. Provengono da realtà sociali svantaggiate e cercano un lavoro consapevoli che l’impegno è l’arma più efficace per crescere.

Senza retorica hanno raccontato la loro esperienza a conclusione del progetto “L’impresa della legalità”, cofinanziato dall’Unione europea e della Regione con l’obiettivo di favorire l’incontro fra giovani e imprese.

Ieri a Palazzo di città, dopo un percorso formativo di nove mesi, affiancati dai responsabili del progetto, un centinaio giovani ha partecipato alla presentazione dei risultati di un’esperienza destinata a diventare un modello da imitare. Il programma ha coinvolto quattro città: Sassari, Comune capofila, Porto Torres, Alghero e Sorso, realtà caratterizzate da un tessuto socio-economico simile e dalla relativa vicinanza.

Con il supporto del personale dei Servizi sociali dei quattro centri e la gestione operativa affidata alla cooperativa Airone, 86 giovani, tra i 20 e 23 anni, sono stati inseriti in quattro percorsi di preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro.

Impensabile avviare il progetto senza la disponibilità delle imprese che hanno risposto con slancio: 52 aziende del territorio al termine della formazione, durata tre mesi, hanno accolto 67 tirocinanti che per i successivi sei mesi hanno lavorato nei settori di riferimento. «I laboratori propedeutici – ha spiegato infatti Silvia Monti, coordinatrice della cooperativa Airone – erano mirati alle caratteristiche del Comune: manifatture e artigianato a Sassari, turismo ad Alghero, commercio e servizi a Porto Torres e agricoltura a Sorso». Al bando hanno risposto in 229, ai corsi sono arrivati in 86, due sono stati assunti a tempo indeterminato e sei saranno presto chiamati con contratti a termine.

«Un risultato straordinario – commenta soddisfatto Stefano Sotgiu (Policy) – soprattutto se messo in rapporto alla difficile situazione economica del nostro territorio».

Tra i ragazzi che ieri affollavano il parterre del teatro civico, l’entusiasmo era palpabile. C’era Erika, 21 anni, sassarese, che ricomincerebbe anche subito: «Finalmente – dice – ho capito come funziona il mondo del lavoro e ora so come muovermi».

Poco più avanti fa eco Simone, 18 anni, di Alghero: «E’ stato uno scambio reciproco di esperienze, il mio impegno in cambio di conoscenze preziose». Francesca, 20 anni, di Sorso, non ha alcun dubbio: «Un’esperienza personale e professionale intensa che sono pronta a ripetere» e sulla stessa frequenza è sintonizzata Erika, 23 anni, di Porto Torres: «Solo quando si lavora si capisce davvero il grande valore dell’impegno». Ma il senso del progetto è anche nei numeri che hanno caratterizzato gli interventi formativi nei quattro centri del Sassarese: una trentina di specialisti tra insegnanti, tutor, educatori e consulenti hanno lavorato alacremente per dare ai ragazzi strumenti certi e adeguata motivazione a frequentare i 67 tirocini nelle 52 aziende ospitanti senza le quali il progetto non sarebbe stato possibile.

Un filmato, che racconta le loro storie è stato proiettato durante la mattinata e nei prossimi giorni sarà caricato sui siti istituzionali dei Comuni. I protagonisti diventano così testimonial delle loro stesse esperienze.

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