La Nuova Sardegna

Sassari

ploaghe

I bimbi scrivono al sindaco sui giardini pubblici degradati

PLOAGHE. Come dei veri cittadini responsabili avevano preso carta e penna e avevano scritto di loro pugno le loro lamentele al sindaco perché i giardini pubblici di via Regina Margherita, che avevano...

07 maggio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





PLOAGHE. Come dei veri cittadini responsabili avevano preso carta e penna e avevano scritto di loro pugno le loro lamentele al sindaco perché i giardini pubblici di via Regina Margherita, che avevano avuto modo di visitare tutti insieme durante una piccola escursione primaverile, versano in condizioni non certo felici. Con schiettezza e dovizia di particolari avevano raccontato lo stato di abbandono dello spazio verde e con i loro pensieri e con le loro “sagge” considerazioni i bambini della classe 2 B della scuola Primaria di Ploaghe avevano espresso il desiderio di vedere finalmente quel prezioso spazio verde a misura di … bambino e attrezzato, magari, di un meritatissimo parco giochi.

E così il primo cittadino di Ploaghe Francesco Baule non ha potuto esimersi dal rispondere alle loro garbate letterine confessando di essere rimasto colpito e nel contempo orgoglioso di avere dei piccoli concittadini così maturi, responsabili e attenti ai problemi del paese. Il sindaco ha espresso il suo apprezzamento ai piccoli scolari e all’insegnante che li guida in un percorso molto importante per la loro formazione di cittadini di domani, forti del senso civico. Nella sua risposta ha però anche dato un bella notizia e cioè che l’amministrazione comunale ha ottenuto recentemente un finanziamento specifico per la ristrutturazione dei giardini di via Regina Margherita e che «a breve inizieranno i lavori - scrive il sindaco - che dovranno trasformare quella cosa brutta che tutti voi mi avete descritto in modo bellissimo».

Baule si è anche impegnato a presentare ed illustrare ai ragazzi in anteprima il progetto che il Comune andrà a realizzare. (m.t.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative