La Nuova Sardegna

Sassari

Arnaldo melissa a processo

Citazione diretta a giudizio per l’ex segretario della Uil

Citazione diretta a giudizio per l’ex segretario della Uil

SASSARI. Citazione diretta a giudizio per l’ex segretario della Uil di Sassari Arnaldo Melissa che era stato iscritto nel registro degli indagati per appropriazione indebita. La decisione è arrivata...

10 maggio 2014
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SASSARI. Citazione diretta a giudizio per l’ex segretario della Uil di Sassari Arnaldo Melissa che era stato iscritto nel registro degli indagati per appropriazione indebita. La decisione è arrivata dalla Procura e in particolare dal sostituto Gianni Caria, titolare dell’inchiesta. Questo significa che l’imputato – così come prevede la legge in alcuni casi specifici – verrà sottoposto direttamente al processo senza il filtro dell’udienza preliminare, senza cioè che un giudice si esprima a favore o contro la richiesta di rinvio a giudizio.

La denuncia contro il sindacalista era stata depositata a luglio del 2013 e portava la firma di Francesca Ticca, segretario regionale della Uil. Un esposto che aveva convinto la magistratura ad aprire un’inchiesta a carico di Melissa per una presunta appropriazione indebita. Perché, secondo la dirigenza regionale, «in numerosissime occasioni l’ex segretario avrebbe effettuato operazioni incongruenti con le finalità della carica ricoperta e del sindacato e potenzialmente rappresentative di distrazioni di fondi a fini personali». Avrebbe cioè utilizzato soldi della Uil ad esempio per acquistare medicinali, per fare compere al supermercato, pranzi e cene in noti ristoranti, acquisti di carburante e in negozi di elettronica, tanto per citarne qualcuno. Il sostituto procuratore durante le indagini ha accertato che la condotta dell’ex segretario provinciale avrebbe prodotto un ammanco di 47mila euro nel bilancio del sindacato. Melissa, da parte sua, aveva dichiarato di essere in grado di giustificare quelle spese che gli erano state contestate e aveva anche sostenuto di esser diventato un bersaglio «perché non mi sono piegato – così aveva detto in un’intervista – alle pressioni dei vertici regionali e romani». (na.co.)

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