La Nuova Sardegna

Sassari

Ordinanza per le banchine del porto commerciale

di Gavino Masia
Ordinanza per le banchine del porto commerciale

Il provvedimento che ne riordinerà l’utilizzo entrerà in vigore da lunedì Nel versante interno verranno ormeggiate le barche per la pesca a strascico

13 maggio 2014
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PORTO TORRES. Un’ordinanza firmata congiuntamente dal commissario straordinario della Port Authority e dal comandante della Capitaneria di porto - contrammiraglio Nunzio Martello e capitano di fregata Marco Nobile - disciplina la nuova destinazione delle banchine all’interno del porto commerciale.

Il provvedimento per certi versi epocale entrerà in vigore lunedì prossimo, e rappresenta la sintesi condivisa di numerose riunioni svolte tra Capitaneria, rappresentanti piccola pesca e pesca a strascico e amministrazione comunale. Il lato interno della banchina Segni, lunghezza 130 metri, è destinata all’ormeggio delle imbarcazioni a strascico: le unità navali potranno essere ormeggiate anche a “pacchetto” - in relazione agli spazi portuali e secondo le regole della buona arte marinaresca -, e i comandanti dei pescherecci hanno l’obbligo di vigilare sulla sicurezza degli ormeggi e sulle condizioni di galleggiabilità.

La testata della banchina Segni è invece destinata alle operazioni di sbarco del pescato e all’imbarco delle attrezzature di pesca. Il tratto di banchina compreso tra il distributore di carburante e il pontile in concessione all’Ati è destinata alle unità da pesca, mentre nel tratto di banchina tra lo stesso pontile Ati _ occupato attualmente da “abusivi” della nautica sociale _ e il pontile della Cormorano ci andranno le unità adibite al pilotaggio, ormeggio e battellaggio. Unità da pesca saranno sistemate pure nel tratto di banchina tra pontile Cormorano e specchi acquei in concessione all’associazione “La Prana”, mentre la darsena “Funtanedda” è destinata esclusivamente alla piccola pesca. Le imbarcazioni da diporto saranno trasferite nel tratto di banchina all’interno della darsena di Levante, destinato anche a unità da traffico, trasporto passeggeri e diporto in transito.

«Tutta la parte del porto commerciale che dà sulla città sarà utilizzata per le unità di pesca a strascico e piccola pesca _ spiega il comandante Nobile _, dalla Torre Aragonese fino alla Capitaneria, mentre dall’altra parte dello scalo andranno tutte le unità da diporto: il pontile comunale in concessione all’Ati verrà svuotato e tutte quelle barche andranno ormeggiate, poppa in banchina, dalla radice della darsena di Levante fino a completamento. Ci sono 3 punti fondamentali _ aggiunge _ che ispirano questa ordinanza: la garanzia per gli operatori della pesca di poter lavorare in maniera regolare e sicura, il fatto che tutti gli utenti del porto rispettassero le regole e chi aveva vinto una procedura concorsuale potesse disporre dei beni che erano stati assegnati con gara d’appalto».

Per coloro che non ottemperino ai provvedimenti esecutivi emanati dall’ordinanza, inoltre, si provvederà allo spostamento e rimozione delle unità interessate a spese dell’armatore, in virtù di quanto disposto dal Codice della Navigazione. La problematica degli ormeggi andava avanti da 18 mesi, e già all’atto del suo insediamento il contrammiraglio Martello aveva chiesto di trovare una soluzione. «Il Comando generale mi ha confermato ancora un anno di permanenza a Porto Torres _ conclude il capitano Marco Nobile _, così avrò la possibilità di seguire il provvedimento e vederlo realizzato fino in fondo».

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