La Nuova Sardegna

Sassari

Abbanoa tassativa: «Contatori fuori dalle abitazioni»

di Gavino Masia
Abbanoa tassativa: «Contatori fuori dalle abitazioni»

La società: lo prevede il regolamento a garanzia degli utenti L’associazione Civiltà e Progresso vuole rivolgersi ai giudici

16 maggio 2014
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PORTO TORRES. Non si è fatta attendere la risposta di Abbanoa dopo le lamentele avanzate da numerosi cittadini obbligati spostare a proprie spese i contatori dell’acqua all’esterno delle abitazioni. Lettere giudicate “intimidatorie” dall’associazione “Civiltà e Progresso”, quelle spedite dall’ente gestore del servizio idrico. Così l’associazione attraverso i propri legali vuole difenderle gli oltre settecento destinatari da imposizioni che stanno creando allarme e preoccupazione all’utenza. «Il progetto “Utenti assenti” di regolarizzazione dei contatori custoditi all’interno delle abitazioni riguarda i casi in cui non è stato possibile eseguire la lettura dei consumi da oltre un anno – precisa l’ufficio stampa di Abbanoa –, oppure i titolari sono risultati irreperibili o ancora non hanno consentito l’accesso ai letturisti. Ovviamente si tratta per Abbanoa di un atto dovuto e assolutamente necessario per tutelare tutti i clienti che provvedono regolarmente al pagamento del servizio nei modi previsti dal regolamento e su questo punto Abbanoa non ha alcuna intenzione di fare passi indietro perché non possono essere tollerati privilegi incomprensibili frutto delle precedenti gestioni del servizio idrico».

L’iniziativa è a beneficio degli stessi utenti che, secondo l’ente gestore, poi possono contare su fatture periodiche calcolate sui consumi effettivi: «Si evitano esosi conguagli relativi a lunghi periodi di consumo non registrato, visto che il contatore all’esterno può essere monitorato dai tecnici per evitare danni e dispersioni idriche prolungate e costose qualora si registrassero consumi anomali, e nel contempo i clienti potranno essere avvisati». Nella nota Abbanoa invitava i cittadini a regolarizzare il proprio impianto e nicchia, poiché il contatore deve essere reso “accessibile”, e si prevede come estrema misura lo slaccio dell’utenza. Tutte le operazioni di manovra, verifica, manutenzione, dalla diramazione fino al punto di consegna sono di competenza esclusiva del gestore. “Nei tratti di diramazione stradale posti in proprietà privata sino al contatore, se installato all’interno della proprietà privata, tutte le opere di manutenzione (compresi scavi, rinterri, ripristini di opere murarie e stradale) sono a cura e a carico dell’utente secondo le prescrizioni fornite dal gestore». Un punto del Regolamento su cui i legali dell’associazione “Civiltà e Progresso” non si trovano assolutamente d’accordo.

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