La Nuova Sardegna

Sassari

Sotgia: «Il Pd ha avuto la fiducia di tutti»

Il segretario del partito commenta i risultati delle elezioni europee: i democratici al 45 per cento

28 maggio 2014
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OZIERI. Un successo schiacciante, non atteso in misura così grande, quello avuto a Ozieri dal Partito Democratico nelle consultazioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Il Pd si conferma come primo partito a Ozieri, con quasi il 45 per cento delle preferenze ottenute. Un dato che conforta è quello dell’affluenza, calata di circa il 2 per cento, quindi in misura contenuta rispetto alle precedenti consultazioni (37 su 35) nonostante in città non ci fossero altre votazioni (come le comunali che in altri centri hanno portato ben più persone alle urne). A Ozieri il Pd supera la media regionale e nazionale, mentre gli altri dati sono più o meno in linea: 24 per cento, un po’ più alto, il Movimento 5 Stelle di Grillo (in calo in tutta la Penisola), meno del 16 per cento Forza Italia, circa il 5 per cento Altra Europa con Tsipras e quasi il 7 Fratelli d’Italia. Molto più in basso le altre compagini, il che può bastare per una riflessione generale sul voto. A farla è prima di tutto il segretario Pd Gian Luigi Sotgia, che parlando di un «successo insperato» si sofferma a riflettere prima di tutto sui voti assegnati a Renato Soru, 1114 su 1370, merito anche dell’applaudita visita del candidato in città, e poi su un risultato superiore alla media nazionale «forse anche - dice Sotgia - per il supporto avuto da elettori di sinistra anche non Pd che però hanno voluto dare fiducia a chi poteva eleggere un parlamentare europeo. Altra riflessione merita il dato sull’affluenza, per la quale si attendeva una calo maggiore di quello avutosi. «Segnale di fiducia al Governo e al progetto del Pd – dice Sotgia – e di speranza e fiducia che vince contro la rabbia e la paura». Qui il riferimento è senza dubbio al Movimento di Grillo, in calo fisiologico anche a Ozieri (si ricordi che la Sardegna è delusa dalla mancata presentazione alle Regionali). «I voti arrivati al Pd e a Soru forse sono arrivati anche dal centrodestra», azzarda il segretario Pd, e la sua riflessione fa il paio con quella del coordinatore di Forza Italia Davide Saiu, convinto che si sia sentita l’assenza tra i candidati di Silvio Berlusconi ma anche e soprattutto «la mancanza di compattezza tra le compagini del centro destra». Una mancanza che richiede ripensamenti, accanto a quella della bassa affluenza, e che stimola il centrodestra locale a iniziare a cercare quell’unità che sarà necessaria quando la coalizione sarà chiamata a sfidare l’attuale maggioranza nelle prossime elezioni comunali. (b.m.)

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