La Nuova Sardegna

Sassari

Una giornata per ricordare il regalo di Claudia alla vita

di Daria Pinna

Concerto e cerimonie in memoria della ragazza travolta da un’auto in via Milano Iniziative di Love Liver Life per la settimana dedicata alla donazione degli organi

29 maggio 2014
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SASSARI. Un concerto, banchetti informativi e una messa dedicata a Claudia Mura, la studentessa di Codrongianos travolta e uccisa da un’auto lo scorso dicembre in via Milano. Sono questi gli appuntamenti organizzati in città per la campagna di sensibilizzazione sulla donazione degli organi, in concomitanza con la diciassettesima Settimana nazionale donazione trapianti. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Love Liver Life presieduta da Ica Cherchi, prenderà il via domani nella parrocchia San Pio X di Li Punti. Qui, dalle 10 alle 13, saranno allestiti degli stand con del materiale informativo sul tema dei trapianti e della necessità sempre più impellente delle donazioni. Nella stessa giornata, alle 19, monsignor Paolo Atzei celebrerà la Messa in ricordo di Claudia. È grazie alla diciottenne che oggi cinque persone vivono con i suoi organi, espiantati in seguito al tragico incidente.

«Seduti sul tavolo di cucina, l’anno scorso, io e Claudia parlammo di trapianti - racconta la mamma Milena Marzeddu –. In quell’occasione, mia figlia espresse la volontà, un domani, di donare gli organi. Nessuno di noi avrebbe mai immaginato di farlo così presto. La nostra Claudia ha regalato una parte di sè ad altri esseri umani e con questo gesto si onora la sua vita come e più di prima».

Proprio il 31 maggio a Villa Mimosa, ci sarà un concerto in ricordo della ragazza con la la musica vocale profana del Rinascimento: madrigali, villanelle e chansons del Gruppo Vocale "G. Rossini" – Sassari diretto da Clara Antoniciello e “Napule ‘e... mille culure” di Roberto Desiato con accompagnamento di flauti e voce e la chitarra di Salvatore Delogu.

Il tema dei trapianti era stato discusso ampiamente qualche mese fa a Castelsardo durante il convegno regionale degli epatologi sardi. La tavola rotonda aveva accolto non solo epatologi, ma gastroenterologi, infettivologi, internisti, chirurghi e oncologi. L’alleanza medico paziente era stato un altro dei grandi temi affrontato dal presidente della Federazione Liver Pool che riunisce tutte le associazioni di volontariato che in Italia si occupano di malattie epatiche e trapianto di fegato.

«Il quinto convegno regionale degli epatologi ha offerto una importante opportunità di incontro e confronto tra specialisti di diversa estrazione con lo scopo di identificare tutti quegli elementi che consentano di gestire il paziente epatopatico con criteri di eccellenza» ha detto Ica Cherchi, che ha segnalato alcuni dati rincuoranti sulle donazioni. E’ emerso infatti, che nel 2013 la regione più “generosa” è stata la Sardegna, con 52 segnalazioni di potenziali donatori (in leggera flessione rispetto al 2012, quando queste raggiunsero quota 54) e con solo 7 “no” alla donazione, corrispondenti al 13,5% (cioè quasi 16 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale e circa 7 punti in meno rispetto all’anno precedente, in cui la percentuale di opposizione si attestò al 20,4%).

Un importante risultato reso possibile dall’intervento di più attori, tutti ricordati dal Centro regionale trapianti: donatori e familiari, associazioni di volontariato (che tanto fanno per promuovere la cultura della donazione) e tutta la Rete regionale trapianti che include, oltre al personale sanitario, anche “persone il cui lavoro è “invisibile” ma essenziale perché si possa giungere al risultato finale.

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