La Nuova Sardegna

Sassari

Alina Cossu, pm ritira richiesta di proroga

di Gianni Bazzoni
Alina Cossu, pm ritira richiesta di proroga

Verso l’archiviazione l’inchiesta-bis sull’omicidio della studentessa di Porto Torres: caso insoluto

31 maggio 2014
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SASSARI. Si va verso l’archiviazione dell’inchiesta-bis per l’omicidio di Alina Cossu, la studentessa di Porto Torres barbaramente uccisa la notte del 9 settembre 1988 e il cui corpo era stato ritrovato - la mattina seguente - nella scogliera tra Balai lontano e Abbacurrente. Ieri il sostituto procuratore Gianni Caria - che sino all’ultimo momento ha cercato di arrivare al nome dell’assassino (o degli assassini) ha ritirato formalmente la richiesta di proroga dell’attività investigativa che il 14 marzo aveva presentato al giudice delle indagini Maria Teresa Lupinu.

Una scelta che ha il sapore amaro di una resa non voluta, ma che diventa inevitabile dopo il deposito della relazione del medico legale Ernesto D’Aloja (il consulente nominato proprio dal pubblico ministero) dalla quale risulta che sui reperti biologici prelevati dal corpo di Alina Cossu (era stata disposta la riesumazione del cadavere) non è stato possibile isolare tracce riconducibili all’autore dell’omicidio.

É caduta, quindi, anche l’ultima speranza di arrivare alla verità sull’uccisione della studentessa di Porto Torres e affermare quella giustizia che i familiari della ragazza hanno chiesto senza mai rassegnarsi. Nelle ultime due settimane era rimasto ancora un filo, anche dopo l’esito negativo della perizia del medico legale. Si aspettava che chi sa potesse fare arrivare un segnale - anche in forma anonima - per aiutare a chiudere un caso che altrimenti rischia di restare insoluto, con l’assassino (e gli eventuali complici) in libertà.

L’inchiesta-bis era partita nel mese di luglio dello scorso anno, quando il pubblico ministero Gianni Caria aveva prodotto una serie di elementi nuovi e chiesto la riapertura delle indagini. Il 5 novembre 2013 c’era stata la riesumazione del cadavere di Alina Cossu, una scelta dolorosa alla quale la famiglia aveva dato il consenso sempre nella speranza che potessero arrivare contributi utili e fare luce sull’omicidio. C’era stata anche la revoca della sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Gian Luca Moalli, uno degli indagati (era stato già indagato in origine, arrestato e poi prosciolto). Ora si va verso la fine, annullati tutti gli sforzi. Chi ha ucciso Alina Cossu è stato anche molto fortunato, l’omicidio con tutta probabilità resterà insoluto.

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