La Nuova Sardegna

Sassari

Chiedono denaro per restituire una ruspa rubata, in carcere 2 fratelli di Bono

Chiedono denaro per restituire una ruspa rubata, in carcere 2 fratelli di Bono

La vittima del furto aveva già consegnato mille euro. I carabineri sono intervenuti e hanno arrestato i due estorsori

23 giugno 2014
1 MINUTI DI LETTURA





BONO. I carabinieri del provinciale di Sassari, questa mattina, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per due fratelli di Bono indagati per estorsione in concorso nei confronti di imprenditore edile del luogo.

Le indagini dei carabinieri di Bono hanno consentito di accertare che i fratelli Sechi, Salvatore 39 anni, e Pietro 48, dopo il furto di un mezzo movimento terra subito da un imprenditore del luogo a inizio marzo, si erano proposti alla vittima del furto per fargli recuperare il mezzo - del valore approssimativo di 40.000 euro - previo il pagamento di 6.000 euro utili a far ragionare gli autori del furto che in qualche modo erano con loro in contatto.

La vittima, verificato che effettivamente i due soggetti incensurati potevano adoperarsi per recuperare il suo mezzo, e di fronte alle ripetute pressioni dei due soggetti, si convinceva a cedere 1.000 euro in contanti in due soluzioni, prima dell'intervento dei carabinieri.

La ricostruzione dei fatti svolta dai carabinieri della Compagnia di Bono ha chiarito inequivocabili responsabilità in capo ai due soggetti verso i quali, la Procura di Nuoro ha richiesto la misura restrittiva disposta dal gip.

In Primo Piano
Il funerale

«Il nostro Stefano torna a casa»: all’ippodromo di Sassari la camera ardente per il giovane fantino

Le nostre iniziative