La Nuova Sardegna

Sassari

Migliora la donna ferita dall’ex marito

di Gianni Bazzoni
Migliora la donna ferita dall’ex marito

L’agente della polizia penitenziaria sarà interrogato oggi nel carcere di Tempio, si era costituito subito dopo l’aggressione

04 agosto 2014
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SASSARI. Sono leggermente migliorate le condizioni di Patrizia Nocera, la donna di 37 anni picchiata e ferita con un taglierino dall’ex marito. I medici hanno suturato le ferite e stabilizzato la paziente che ha un trauma cranico e contusioni in diverse parti del corpo: resta ricoverata nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale «Santissima Annunziata». Per i medici è fuori pericolo e tra qualche giorno potrebbe essere dimessa. Oggi, intanto, nel carcere di Tempio - dove è rinchiuso da sabato pomeriggio - sarà interrogato l’ex marito della donna, Paolo Cozzolino, 46 anni, agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Bancali (attualmente in congedo per malattia). L’uomo è accusato di tentato omicidio ed è assistito da un avvocato di ufficio, non ha ancora provveduto a nominare un legale di fiducia, dovrà rispondere alle domande del sostituto procuratore della Repubblica di Sassari Corinne Carrera.

Sulla vicenda, i carabinieri della compagnia e del Nucleo investigativo del comando provinciale sembrano avere ricostruito nel dettaglio quello che è accaduto nella tarda mattina di sabato in via Sieni (all’angolo con via Carlo Felice). Paolo Cozzolino - che era al corrente del luogo dove prestava servizio la ex moglie - si sarebbe appostato nello slargo di via Sieni, dove era parcheggiata la Citrocen C1 della donna. E quando Patrizia Nocera è uscita dalla residenza per anziani Matida-Edra di via Carlo Felice l’ha affrontata e aggredita. Pugni e calci, quindi l’ha colpita all’addome con un taglierino (che è stato poi recuperato dai carabinieri durante i rilievi). La donna è caduta a terra in stato di incoscienza e l’uomo è scappato, ha raggiunto la caserma del comando provinciale e si è costituito: «Ho ucciso mia moglie», ha detto ai militari. Per fortuna la realtà era diversa, la donna è stata prontamente soccorsa e accompagnata in ospedale in gravi condizioni ma viva. Ieri la sua reazione positiva alle cure ha rafforzato l’ottimismo dei medici.

La coppia aveva definito la separazione e c’era stato anche un pronunciamento (recente) del giudice con una serie di disposizioni (tra cui l’assegnazione della casa alla donna) che avevano reso ancora più tempestosa la fine del rapporto. La famiglia della donna ha sottolineato che la separazione «è nata dal fatto che la vita matrimoniale era già stata caratterizzata da episodi gravi, prontamente segnalati alle forze dell’ordine». In più occasioni - secondo i familiari - la donna sarebbe stata minacciata dall’ex marito e gli episodi «erano stati prontamente denunciati».

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