La Nuova Sardegna

Sassari

MEMENTO Cano il “matamoros” contro i Musulmani

di Alessandro Ponzeletti
MEMENTO Cano il “matamoros” contro i Musulmani

Una via di Sassari lo ricorda, senza qualificarlo per le sue imprese

18 agosto 2014
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Anche Sassari ha avuto il suo “corsaro” (di nobili origini) e il suo “matamoros”, ossia “sterminatore di Mori”. Per trovarli bisogna tornare indietro al XVI secolo: sulla costa settentrionale dell'isola Piana che fronteggia la spiaggia della Pelosa, si leva la Torre detta “della Finanza”.

Oggi la torre ricade con l’isola Piana nel territorio comunale di Porto Torres, in antico era territorio di Sassari. La costruzione di questa struttura fu merito di un centinaio di Sassaresi, una parte dei quali viveva di pesca sull’Asinara. Fu edificata nel 1527, dopo una incursione dei Saraceni avvenuta il 20 aprile di quell’anno e che arrecò numerosi danni. Durante la costruzione i sassaresi furono attaccati dai Musulmani e Giacomo Manca, barone di Oppia e Montesanto, guidò i Sassaresi alla vittoria e strappò al nemico una bandiera. All’Asinara si distinse contro i corsari africani, alcuni anni più tardi, il sassarese Francesco Cano, che a capo di un centinaio di concittadini respinse un attacco dei Musulmani che, riportano le cronache, assommarono a ben 400 armati: Cano da solo ne uccise 50, un vero “matamoros”. Giacomo Manca e Francesco Cano ricevettero da parte dell'Imperatore Carlo V rispettivamente il privilegio di “armare in corso e di applicare a suo solo vantaggio le prede” (ossia di fare il “corsaro” a scapito di Musulmani e di nazioni nemiche come la Francia) e il titolo di cavaliere dato durante la storica visita dell’Imperatore ad Alghero nel 1541. A Francesco Cano fu dedicata, nel 1901, la via che passa presso corso Vico e che inizia da Porta Sant'Antonio, passando proprio dietro la torre omonima: la via in antico era detta “Vicolo delle Torri” o “Vicolo muraglie”. La targa del Cano non ricorda affatto la sua qualifica di cavaliere e tantomeno quella di “matamoros” (oggi politicamente scorretto, come titolo).

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