La Nuova Sardegna

Sassari

Quattrocentomila euro per “ritornare a casa”

di Giovanni Bua
Quattrocentomila euro per “ritornare a casa”

Il Comune rifinanzia il progetto dedicato agli aiuti per i malati di Sla e oncologici Polemica sulle modalità del provvedimento che però alla fine passa all’unanimità

11 settembre 2014
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SASSARI. Quattrocentomila euro per riattivare i pagamenti della quota comunale del progetto “Ritornare a casa”. E 50mila destinati all’assistenza agli alunni disabili. Queste le due poste di bilancio che il consiglio comunale di Sassari ha deciso di riallocare nella seduta di martedì, con voto unanime ma nonostante questo decisamente travagliato. Oggetto del contendere non il provvedimento in sè, da tutti giudicato assolutamente condivisibile, ma il fatto che la variazione di bilancio sia arrivata in aula senza adeguata comunicazione, vista l’assenza della commissione bilancio e la semplice illustrazione in capigruppo dell’assessore Cherchi giudicata dalle opposizioni troppo scarna.

A scaldarsi in particolare i due consiglieri di Forza Italia Manuel Alivesi e Giancarlo Carta e il gruppo del M5S per il quale sono intervenuti Giuseppe Mascia e il capogruppo Maurilio Murru, che alla fine ha sottolineato: «Votiamo a favore per senso si responsabilità ma questa è l’ultima volta che accade. Se noi non conosciamo tutti i dettagli di un provvedimento non daremo più il nostro assenso, per quanto buono possa essere».

Dettagli che hanno chiarito in aula sia l’assessore al Bilancio Amalia Cherchi, ma soprattutto quello alle Politiche sociali Grazia Manca. Le risorse riallocate infatti non sono frutti di tagli in altri settori, ma di risparmi rispetto alle previsioni di spesa. In particolare, dopo un terribile 2013, c’è stata meno necessità di risorse per il servizio di ricovero in istituto di minori, con un costo inizialmente stimato in 2 milioni e 670mila euro, ora tagliati a 2milioni e 250mila. I 400mila euro avanzati sono stati spostati sul progetto “Ritornare a casa”, dedicato agli aiuti per il rientro nelle proprie abitazioni di malati affetti da gravi patologie come la Sla, gravi forme di demenza o i malati terminali oncologici.

Un importante progetto che la Regione ha messo in campo dal 2008 e che il Comune cofinanzia con il 20 per cento. A esaminare i casi degli aventi diritto una commissione regionale che si riunisce periodicamente e che aveva coperto già otto elenchi di pazienti per Sassari, con il Comune che però non aveva le risorse per cofinanziare gli ultimi tre, con conseguente esborso delle famiglie, in gravissima difficoltà.

Altri 20mila euro inoltre, sempre risparmiati dalle rette di ricovero in istituto di minori, consentiranno inoltre di procedere allo scorrimento delle liste di attesa del servizio di assistenza domiciliare.

Cinquantamila invece gli euro risparmiati e riallocati, derivanti da casa Serena e in particolare dalla riduzione degli ospiti nella struttura di via Pasubio. Che, a causa di una serie di interventi per la messa in sicurezza del sistema antincendio, ha potuto ospitare 130 anziani su un totale dei 150 posti disponibili. Grazie a questa somma sarà garantita l’assistenza scolastica agli alunni disabili residenti a Sassari ma frequentanti scuole di altri comuni.

Sempre all’unanimità è passata la seconda variazione di bilancio riguardante l’incremento di 9mila euro da parte della Regione del capitolo già finanziato di inserimento in diversi settori dell’amministrazione di 30 disoccupati per sei mesi in attività di servizio di manutenzione del verde, attesa, custodia e supporto all’attività amministrativa.

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