La Nuova Sardegna

Sassari

Pescatori in rivolta: «Danni dei delfini, la Regione ci ascolti»

di Gavino Masia
Pescatori in rivolta: «Danni dei delfini, la Regione ci ascolti»

Sollecitato l’incontro con l’assessore Elisabetta Falchi Clima pesante: «Vengano in barca con noi, così capiscono»

23 settembre 2014
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PORTO TORRES. Non rimane che l’incontro con l’assessore regionale alla Pesca Elisabetta Falchi per cercare di capire se esiste una soluzione certa alla situazione di disagio che soffrono gli operatori della piccola pesca a causa del problema dei delfini. Gli amministratori locali porteranno tre proposte all’attenzione della Regione - scaturite ieri mattina dall’incontro con i pescatori di Porto Torres e Castelsardo -, che riguardano indennizzo economico per attrezzature danneggiate dai mammiferi e mancato guadagno dall’uscita in mare, eventuali apparecchiature per allontanare i delfini e il fermo biologico anche per la piccola pesca con relativo rimborso. Oltre all’assessore alla Pesca Davide Tellini, organizzatore dell’incontro, nella sala conferenze del Museo del Mare erano presenti anche l’assessore alle Attività produttive del Comune di Castelsardo, Maria Speranza Frassetto, e il consigliere Renato Posadinu: ci sono infatti due marinerie come quella turritana e anglonese che, al pari delle altre che si affacciano sul golfo dell’Asinara, stanno subendo dei gravi danni economici alle loro attrezzature da pesca, e chiedono alla politica di fare la sua parte perché la loro situazione sta diventando difficile e non si intravede all’orizzonte alcuna soluzione. «In passato avevamo comprato a nostre spese dei dissuasori per allontanare i delfini dalle reti e dal pescato – ha ricordato un pescatore –, e non sono serviti a niente: da sei anni a questa parte stiamo andando alla deriva, non c’è fatturato, e nell’ultima calata dell’altro ieri - dalle 7 alle 10 - ho preso 3 scorfani e mi sono trovato le reti bucate». La piccola pesca locale conta 100 pescatori che vivono solo dai prodotti ricavati dal mare e 50 barche, mentre la marineria di Castelsardo (tutte piccola pesca) si avvale di circa 250 pescatori e 100 barche. Numeri importanti che meritano risposte. «Il politico per rendersi conto di quello che ci accade durante la pescata dovrebbe salire in barca con noi – ha sottolineato un altro lupo di mare –, così vedrebbe che al rumore dello scafo cominciano a muoversi i delfini alla caccia della preda». Nel corso dell'incontro è emerso in modo chiaro dunque, oltre all'annoso problema dei danni causati dai delfini, il senso di abbandono istituzionale evidenziato dagli operatori della piccola pesca. «Queste sensazioni verranno riportate nel prossimo incontro con l'assessore regionale perché è necessario rilanciare il settore della pesca – ha detto l’assessore Tellini –, sicuramente una delle attività produttive meno sostenute che potrebbero invece diventare, grazie alle caratteristiche del nostro mare, una delle eccellenze produttive dell’isola».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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