La Nuova Sardegna

Sassari

Genesi, i dipendenti annunciano lo sciopero

di Andrea Massidda
Genesi, i dipendenti annunciano lo sciopero

Avviata la procedura di raffreddamento: a rischio i servizi di base ed educativi per gli studenti disabili

03 ottobre 2014
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SASSARI. A due settimane dall’inizio delle lezioni l’assistenza scolastica destinata ai 140 studenti disabili delle Medie e delle Superiori del territorio funziona soltanto a mezzo regime. Così - proprio come avevano minacciato ai primi di settembre - ora i dipendenti della cooperativa Genesi, che appunto si occupano di svolgere questo servizio, per salvaguardare il loro diritto al lavoro (ma anche quello dei ragazzi a ricevere un adeguato ausilio in classe) sono pronti ad attuare durissime forme di lotta. A cominciare da uno sciopero programmato in piazza d’Italia, davanti al palazzo che ospita la sede della Provincia.

A confermarlo è Paolo Dettori, segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica, che annuncia di aver formalmente la cosiddetta procedura di raffreddamento dei conflitti, ossia l’atto preliminare allo sciopero, secondo quanto impone la legge. «Le grandi carenze organizzative e le incertezze sull’effettiva durata del servizio sono una delle principali motivazioni che ci stanno portando a questa forma di lotta. Purtroppo, pare che le risorse siano sufficienti soltanto sino a dicembre e, peraltro, siano state anticipate dalla Regione dalla annualità 2015, quindi non integrate e definitivamente carenti». La Provincia dovrebbe stanziare almeno altri 800mila euro.

Stando infatti alle organizzazioni sindacali, ora come ora agli studenti sarebbe a malapena garantito il servizio di assistenza di base, mentre risulterebbe ancora fermo quello educativo. «L’assenza di educatori nelle scuole appare particolarmente grave - continua Paolo Dettori - perchè a dir poco lede il diritto allo studio dei ragazzi disabili, impedendone la crescita e la maturazione. Ma anche sugli assistenti di base, numericamente scarsi, ci sarebbe molto da dire».

Poi ci sono i timori legittimi dei sessanta lavorato in forza alla cooperativa Genesi, «che - spiega ancora il sindacalista - sono di fatto già disoccupati». Poi c’è la questione dell’inerzia delle istituzioni. «Il palleggio di responsabilità tra Regione e Provincia è scandaloso - conclude Dettori, spiegando di aver ripetutamente chiesto un incontro con l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Claudia Firino, ma senza mai ricevere una risposta».

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