La Nuova Sardegna

Sassari

“Ragazzi difficili”, adesso una rete li aiuterà

“Ragazzi difficili”, adesso una rete li aiuterà

Comune, scuole e consulta dei genitori lavoreranno in sinergia per presentare dei progetti educativi

22 ottobre 2014
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PORTO TORRES. Comune, Istituti comprensivi numero 1 e 2 e Consulta dei genitori lavoreranno in rete presentando progetti educativi per approfondire i bisogni dei ragazzi in difficoltà. Per la prima volta nasce un’attività di programmazione che unisce docenti e genitori dei due Istituti comprensivi all’amministrazione comunale - per dare vita al programma “Scuola e futuro: integrare il sistema formativo per costruire la comunità educante” – e il primo dei tre incontri si svolgerà oggi nella sala conferenze Filippo Canu, dalle 17 alle 20. Relatrice la docente psicologa Sabrina Cesetti, a disposizione di tutte quelle persone che potrebbero essere interessate al problema dei Bisogni educativi speciali e Disturbi specifici di apprendimento.

«L’iniziativa nasce appunto dalla necessità di sviluppare un sistema educativo a trecentosessanta gradi – ha sottolineato l’assessore alla Pubblica istruzione Piera Casula -, in grado di coinvolgere tutti i soggetti che operano in ambito scolastico, per costruire un sistema formativo integrato in linea col territorio». Si comincerà con la formazione sul Bes (Bisogni educativi speciali) e sul Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento), ma durante l’anno sono previsti anche altri momenti formativi come la didattica “emozionale” che permette di intercettare soprattutto patologie legate alle dipendenze. «Questo lavoro in rete che proponiamo è uno dei rari casi presenti nella scuola sarda – ha ricordato il dirigente del Comprensivo 1, Vittorio Sanna -, ovvero l’affermarsi di una buona pratica che siamo sicuri porterà buoni risultati nella nostra scuola: ora è necessario che anche il consiglio comunale, attraverso una delibera, istituzionalizzi le consulte dei genitori».

Anche la dirigente del Comprensivo 2, Letizia Fadda, ha ribadito l’importanza della condivisione: “Abbiamo cominciato due anni fa con i docenti questo tipo di collaborazione, che può rappresentare un modulo vincente per l’educazione e indispensabile per dare forma ai bisogni manifestati dalla Consulta dei genitori».

Nella programmazione sono inseriti pure corsi di musica d’insieme, dalle scuole per l’infanzia fino alle prime classi delle medie, compresi i docenti, workshop di approfondimento sui disturbi dell’apprendimento, integrazione e socializzazione con la musicoterapia, educazione alimentare, didattica sull’ambiente. Tra le necessità emergenti di questo tempo è richiesto un approfondimenti su uno dei fenomeni più duri da contrastare, il cyber bullismo e i pericoli di un cattivo utilizzo delle moderne tecnologie da parte dei giovani. (g.m.)

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