La Nuova Sardegna

Sassari

Anche Chiaramonti ha il Piano comunale di protezione civile

di Letizia Villa
Anche Chiaramonti ha il Piano comunale di protezione civile

Si adotterà in caso di dissesti idrogeologici, alluvioni e roghi Le direttive dovranno partire tutte dal Comitato operativo

15 novembre 2014
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CHIARAMONTI. Salvaguardare prima le vite umane e quindi il territorio in caso di calamità: è questa la principale finalità del piano comunale di protezione civile studiato dall’Avis di Perfugas per conto dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas e presentato per il Comune di Chiaramonti mercoledì sera nella sala consiliare in assemblea pubblica.Dopo i saluti e l’introduzione del sindaco Marco Pischedda e del presidente dell’Avis Giovanni Demarcus, la parola è passata a Francesco Mazzeo, vicepresidente dell’Avis e coordinatore della Protezione civile per l’illustrazione delle direttive principali del piano e delle cartografie con l’indicazione delle zone a più alto rischio idrogeologico e di interfaccia, la zona a rischio incendio più vicina all’abitato.

In caso di emergenza per dissesto idrogeologico, frana o alluvione, o incendio, le direttive dovranno partire dal Coc, il Comitato operativo comunale, «che - ha spiegato Mazzeo - è l’unità più vicina alla popolazione in caso di emergenza». Il Coc è presieduto dal sindaco, o un suo delegato, che ha il compito di coordinare e attivare tutti gli altri componenti del Comitato e che, a loro volta, si muoveranno ognuno secondo il proprio incarico e le linee guida da seguire. Per quanto riguarda Chiaramonti, il Comitato operativo comunale sarà composto, oltre che dal sindaco, da altre quattro persone: Giuseppe Murru, comandante della compagnia barracellare; Bastianino Soddu per la gestione sanitaria; il consigliere Dario Truddaiu per l’attivazione e manutenzione dei mezzi in dotazione al Comune e il tecnico Pietro Canu per la messa in sicurezza sulla viabilità.

I tecnici della Protezione civile sono arrivati a sviluppare un piano di previsione dei rischi e di prevenzione per il Comune di Chiaramonti dopo aver studiato le criticità del territorio. «Per Chiaramonti i maggiori rischi sono quelli di tipo idrogeologico e boschivo: in questo caso si provvederà a difendere la fascia prossima all’ambiente urbano - ha sottolineato Mazzeo -. Lo scopo è quello di mettere in sicurezza un territorio ma principalmente la vita umana onde evitare la conta delle vittime, come purtroppo abbiamo assistito a Olbia». Dal piano sono già state individuate le aree di attesa, di accoglienza e di ammassamento.

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