La Nuova Sardegna

Sassari

Sanità, pronti alla fusione tra Asl e Aou

Luigi Arru, assessore regionale alla sanità
Luigi Arru, assessore regionale alla sanità

L’assessore Arru: «Risparmio e niente doppioni, il nuovo ospedale sarà un’ulteriore occasione per razionalizzare i servizi»

03 dicembre 2014
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SASSARI. Aspettando il commissariamento della Sanità sassarese, la città, almeno a livello istituzionale, benedice la futura fusione fra Azienda ospedaliero-universitaria e l’ospedale Santissima Annunziata. L’idea piace al sindaco, Nicola Sanna, conquista il neo rettore dell’Università, Massimo Carpinelli, e mette d’accordo tutti i big del Pd sassarese, con il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, in testa.

La consacrazione di quello che sarà il nuovo volto dell’assistenza sanitaria arriva dal convegno sul patto della salute e la riforma regionale della sanità sarda organizzato all’hotel Grazia Deledda di Sassari dalle segreterie provinciale e cittadina del Partito democratico. Attore principale dell’incontro è l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, che al microfono spiega quasi con passione le linee generali della legge sulla riforma sanitaria, approvata un paio di settimane fa dal Consiglio regionale.

Introdotto dai padrini di casa, Gianpiero Cordedda (segretario provinciale Pd) e Fabio Pinna (segretario cittadino del Pd), Arru elenca i punti salienti e la filosofia di quella che lui stesso non esita a definire una rivoluzione copernicana: «La legge interviene con forza per mettere ordine nella sanità sarda e garantire servizi migliori e più efficienti ai cittadini», dice l’assessore, che espone i passaggi più importanti della riforma, dal nuovo assetto dell’emergenza-urgenza, «è necessario, basti pensare che in Sardegna ci sono aree dove non arrivano nemmeno i medici di famiglia», alla creazione di una rete ospedaliera «con due hub, uno a Cagliari e l’altro a Sassari»; dal centro unico di acquisto, «produrrà un risparmio economico stimato tra il 5 e il 20 per cento della spesa attuale», alla rimodulazione del servizio veterinario, «dobbiamo potenziare la veterinaria e trasformare una piaga come la blue tongue o la peste suina in un’opportunità di sviluppo per la nostra terra».

Non può mancare un passaggio sui tagli: «Non parliamo di tagli ma di razionalizzazione delle spese e delle risorse. In tutta Italia il trend politico è la riduzione delle aziende sanitarie, e noi attueremo questo ragionando secondo quelle che sono le esigenze dei territori». E poi ecco l’argomento caldo: «Per Sassari abbiamo un’idea ben precisa. Ci sono 95 milioni di euro per un nuovo ospedale, una struttura che unirà operatori universitari e ospedalieri in una nuova dimensione sanitaria che persegue l’eliminazione dei doppioni».

E proprio sull’incorporazione della Azienda mista nell’ospedale Santissima Annunziata si soffermano gli interventi degli altri oratori: «Stiamo parlando di un’operazione immane, che darà enormi vantaggi a tutti i cittadini e che potrà culminare nella realizzazione di un nuovo ospedale. Nuova struttura che potrà essere costruita grazie ai 95 milioni di euro che, con grande fatica, siamo riusciti a salvare», commenta il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, «con quei denari potremo completare un vero e proprio quartiere ospedaliero dove già esistono le altre strutture sanitarie».

La fusione sanitaria è un’idea condivisa anche da Gianfranco Ganau: «è indispensabile per razionalizzare i costi e per rafforzare il polo sassarese nel sistema regionale. Servirà naturalmente un nuovo atto aziendale che trovi un equilibrio e che faccia funzionare tutto al meglio». Anche il rettore esprime il suo favore per un passo che sarà storico: «Per noi avere un’unica azienda è una grande opportunità. Certo mettere assieme due mondi come quello universitario e quello ospedaliero non è facile, ma il problema è superabile lavorando assieme per raggiungere l’obiettivo di creare una grande struttura di ricerca. Per questo l’Università sarà al fianco del nuovo commissario».

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