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Sassari

Soprintendenza, Sanna: «Unica sede? Sì ma se è a Sassari»

Soprintendenza, Sanna: «Unica sede? Sì ma se è a Sassari»

SASSARI. Un’unica soprintendenza archeologica regionale? Bene, basta che sia a Sassari. Risponde così il deputato del Pd Giovanna all’ipotesi di ripartizione delle strutture fatta dal Mibact per la...

04 dicembre 2014
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SASSARI. Un’unica soprintendenza archeologica regionale? Bene, basta che sia a Sassari. Risponde così il deputato del Pd Giovanna all’ipotesi di ripartizione delle strutture fatta dal Mibact per la Sardegna «mantenendo gli accorpamenti stabiliti nella nuova articolazione ma prevedendo che il polo museale e la soprintendenza archeologica abbiano sede a Sassari, concentrando a Cagliari la Soprintendenza per i beni architettonici e quella archivistica. Si garantirebbe così un riequilibrio territoriale».

Una proposta a metà strada tra la provocazione e l’uovo di Colombo, contenuta in un’interrogazione urgente presentata ieri con richiesta di risposta scritta rivolta al ministro Dario Franceschini.

Un’idea quella della direzione regionale unica della Soprintendenza per i beni archeologici, con la chiusura della sede di Sassari ( che comprende anche #Nuoro) accorpata a quella di Cagliari che, ha fatto saltare sulla sedia molti, per nulla tranquillizzati dalle parole della sottosegretaria Francesca Barracciu che ha assicurato che grazie alla Riforma «tutto funzionerà meglio».

Chiudere la sede di Sassari : ha postato il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau sulla sua pagina facebook – è una scelta sbagliata. La Sardegna non può essere governata con un solo soprintendente. I limiti sono stati già ampiamente dimostrati negli ultimi anni quando quella di Sassari e Nuoro è stata affidata ad interim alla Soprintendenza di Cagliari. Questa scelta penalizza ancora una volta la nostra Regione ed in particolare l’area del centro - nord Sardegna, dove si trovano il maggior numero di siti archeologici, e non tiene assolutamente in considerazione la vastità del territorio della nostra isola. L’accorpamento in un’unica sede rallenterà inesorabilmente l’efficacia e la tempestività nella gestione, conservazione e tutela dei beni archeologici».

Profonda amarezza esprime il sindaco Sanna che ha scritto una lettera a Franceschini, lamentando «L’ennesimo e gravissimo depauperamento del territorio e della città, che verrebbe così a perdere contemporaneamente la locale Soprintendenza e la gestione dei Musei afferenti ad essa e alla "consorella"». Per il sindaco il taglio provocherà una inefficienza dei servizi. Il primo cittadino nella lettera ricorda quindi che "la Soprintendenza di Sassari e Nuoro, la prima costituita nell’Isola nel 1958, gestisce attualmente la tutela archeologica in 189 comuni, i due terzi del territorio regionale». Grande preoccupazione per la riforma è stata espressa anche da Fabio Pinna, segretario del Pd di Sassari. E dalla Cisl, con il segreatrio regionale Ignazio Ganga, quello di Sassari, Gavino Carta e il coordinatore regionale Beni Culturali Mariano Defraia: si persevera nel generare un pericolosissimo squilibrio geografico mortificando le legittime aspettative di sviluppo dei territori». (g.bua)

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