La Nuova Sardegna

Sassari

Monserrato chiede più sicurezza

di Pinuccio Saba
Monserrato chiede più sicurezza

Prima riunione del rinato Comitato di quartiere che non vuole ingerenze da parte del Comune

07 dicembre 2014
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SASSARI. Sicurezza stradale, piste ciclabili, Abbanoa. Questi i principali argomenti affrontati nella prima riunione del rinato Comitato di quartiere di Rizzeddu-Monserrato alla quale hanno partecipato numerosi cittadini. Un’assemblea presieduta da Giuseppe Losito che subito ha affrontato il tema più sentito dagli abitanti del quartiere, quello della sicurezza stradale di via Washington, via Budapest, via Rockfeller e via Milano. «Prima che avvengano altre tragedie come in passato sarebbe opportuno trovare soluzioni che portino alla drastica diminuzione della velocità di molti automobilisti che hanno scambiano queste strade per piste da corsa – sottolinea il comitato di quartiere –. È inoltre necessaria una maggiore vigilanza da parte della polizia locale, poi la messa in opera di dissuasori, telecamere nonché cartelli indicanti il controllo della velocità». Nel corso dell’assemblea sono emerse alcune proposte come l'istituzione e la revisione di alcune rotatorie, incrocio via Parigi, via Washington, via Budapest e via Parigi. Gli abitanti delle vie Oslo e Copenaghen hanno chiesto il ripristino del doppio senso di circolazione in via Rockfeller, da via delle Croci a viale Italia, residenti che «sono costretti a fare il “giro dell'oca" per uscire dalla città, con fermate interminabili e intasamento del traffico davanti all'Ospedale in via De Nicola». E non sono mancate neppure le critiche alla scarsa manutenzione delle strade e dei marciapiedi che versano «in uno stato disastroso, alcuni dei quali autentici trabocchetti per i cittadini».

Giudizio più che positivo sull’ipotesi di una rete di piste ciclabili, sulle quali l'assemblea si è dichiarata particolarmente favorevole e ha approvato a maggioranza la proposta del sindaco; i partecipanti chiederanno però di poter visionare il progetto prima della messa in opera, al fine di esprimere giudizi e proporre anche eventuali variazioni.

Per quanto riguarda Abbanoa, stavolta non si è affrontato il tema delle bollette pazze o delle cauzioni, ma del sistema dello smaltimento delle acque reflue. Il Comitato ha infatti analizzato il « problema del totale abbandono dei pozzetti, delle caditoie e delle bocche di lupo da parte di Abbanoa che dovrebbe tenerli puliti e sgombri da detriti e foglie secche al fine di favorire il deflusso delle acque reflue».

Ma non è mancato neppure un aspetto “politico”. Il Comitato, presieduto da Gianni Pinna, si è detto totalmente contrario alla regolamentazione dei lavori che il Comune intenderebbe imporre ai rinati comitati di quartiere. Organismi «spontanei e tali devono rimanere, un organismo di volontari, apartitico e aconfessionale, nato per affrontare i problemi del quartiere e proporre, di volta in volta e di concerto e in maniera sinergica con l'amministrazione comunale le soluzioni migliori per risolverli. La partecipazione prevista alle riunioni del Comitato di uno o due consiglieri comunali – è la conclusione – sarà apprezzata, qualora la loro presenza sia di aiuto al comitato, e soprattutto a costo zero per la comunità».

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