La Nuova Sardegna

SASSARI. Non c’è mai pace per l’ex Belo horizonte, ex Borgo del sole, ultimamente battezzato con quel «La plage noir» che non sembra portare bene. La spiaggia nera, infatti, è stata uno dei motivi della protesta di numerosi turisti che - dopo avere visionato i depliant pubblicitari che esibivano arenili formati da granelli bianchi si erano ritrovati in realtà proiettati in una stretta distesa color asfalto. Negli anni è andata sempre male, anzi peggio. Tra proteste, rivolte degli ospiti, denunce e interventi dei carabinieri (anche dei Nas), richieste di risarcimenti danni. E dire che il quattro stelle che sorge nella zona di Porchile, nel litorale della Marina di Sorso, ha sempre esercitato un forte richiamo per vacanzieri italiani e stranieri. I risultati, purtroppo, dicono che le varie gestioni non sono riuscite bene nei loro compiti.

Nell’estate del 2009 la struttura era andata in overbooking: 1000 turisti presenti a fronte di 850 posti disponibili, poi c’erano stati i rubineti a secco, una invasione di insetti e altri disagi vari. Risultato: rivolta generale, una cinquantina di querele e parecchia gente che ha ripreso le valigie annunciando cause di risacimento danni. Anche l’amministrazione comunale - allora guidata sempre dal sindaco Giuseppe Morghen - si era costituita parte civile puntando il dito contro la società che gestiva l’ex Belo horizonte.

Stessi problemi anche negli anni seguenti. E a Ferragosto del 2011, quando il complesso era già Borgo del sole, situazione analoga: rivolta per affollamento, proteste e denunce. Il fatto più recente nel mese di marzo di quest’anno: le tre imprese di manutenzioni alle quali si era rivolta la proprietà per le manutenzioni erano state beccate con il 100 per cento dei lavoratori in nero: 17 su 17. Un record. (g.b.)