Sanna: «In campo tra drammi e sogni»
Il sindaco e la giunta fanno il punto: «Tanti i progetti e il lavoro fatto in una cornice sempre più preoccupante»
SASSARI. Equilibri politici e polemiche sul capodanno. Povertà estreme e politiche abitative. Puc e Ztl, sussidi e finanziamenti europei. È una conferenza “senza rete” quella con cui sindaco e giunta salutano il nuovo anno. Tutti schierati a Palazzo Ducale senza nessuna relazione in mano, a rispondere al fuoco di fila di domande della stampa, su risultati passati, programmi futuri e qualche presentissima polemica.
Il mattatore è, inevitabilmente, il sindaco Nicola Sanna. Che fa una lunga introduzione prima di cedere la parola ai suoi assessori. «Una squadra da dieci e lode – sottolinea –. Nonostante una situazione di contorno difficile». Il sindaco torna poi sul progetto di “Provincia metropolitana”, già annunciato nei giorni scorsi alla Nuova: «Per gennaio – spiega – promuoveremo un incontro tra tutti i sindaci del nord Sardegna. Tra marzo ed aprile giungeranno a termine i mandati delle vecchie amministrazioni provinciali. Si tornerà alle quattro province storiche. Il disegno di legge approvato dalla giunta sulla riforma degli enti locali penso che debba essere discusso con le comunità locali e in particolare con i Comuni: serve un ente intermedio forte anche nel Nord».
Spazio poi alle alchimie politiche. Con i nodi del rimpasto che torneranno al pettine all’inizio del nuovo anno: «Finalmente – spiega Sanna – gli organismi del Pd ci sono. L’annunciato aggiustamento in giunta sarà dunque definito al più presto. All’indomani del risultato elettorale – ricorda Sanna – ho detto che sono dieci i ruoli importanti, tra Giunta, con nove assessori, e la presidenza del Consiglio comunale. Ed ho proposto uno schema noto a tutti. Penso che l’opinione del sindaco non possa essere trascurata, ma anche che finora ho dovuto gestire responsabilità politiche che in tempi normali sono di un segretario, perché nel Pd non c’erano organi. Adesso però ci sono e sarà loro compito coniugare le esigenze di tutti».
Parola poi all’assessore Luca Taras e alla sperimentazione sulla Ztl. «Il vero monitoraggio – spiega – inizierà a gennaio. Ma, nonostante il forte stress festivo, abbiamo visto che i sassaresi stanno iniziando a fare proprie le novità che, è bene ricordarlo, per noi non sono un passo indietro ma l’evoluzione di un progetto complessivo e articolato, nel quale protagoniste diventeranno le isole pedonali. Per ora comunque continuano i piccoli aggiustamenti e a giorni rivedremo alcune sincronizzazioni semaforiche.
Altro tema caldo i servizi sociali e le nuove povertà. Con l’assessora Grazia Manca che, sottolineando la carenza di risorse e l’incredibile aumento di richieste, spiega che combatte su più fronti. «Quello politico – sottolinea – con la vertenza aperta con la Regione per avere certezza delle risorse e delle competenze. Ci permetterebbe di allungare i bandi e fare economie di scala, indispensabili». Ma anche quello legato alla razionalizzazione degli interventi: «Dobbiamo rispondere a bisogni nuovi. E lo devono fare anche le associazioni che storicamente, e giustamente, noi abbiamo aiutato. I progetti da finanziare quindi devono stare dentro linee ben precise. Essere innovativi, di qualità, coinvolgere i giovani come parte attiva. Rispondere a esigenze che stanno esplodendo, come i disperati under 65 espulsi dalla legge Fornero, o i nuovi nuclei monofamiliari, o gli over 75 in grande aumento».
Risposte che in parte arriveranno dall’edilizia pubblica, con l’assessore Ottavio Sanna che annuncia un importante progetto di housing sociale che porterà nel prossimo triennio alla costruzione di 80-100 nuovi appartamenti: «La partita più grossa– spiega – sarà comunque quella della ristrutturazione e dell’efficientamento energetico del patrimonio esistente. Che, tra noi ed Erp, è di oltre tremila alloggi. Servirebbero 10 milioni, faremo di tutto per trovarli».
Infine il Puc e la sua storica approvazione: «Ma non illudiamoci – sottolinea Alessio Marras – L’edilizia riparte se riparte l’economia. Certo il Puc è stato un traguardo importante, ed è un importante punto di partenza. Ma tantissimo rimane da fare per rinnovare davvero il quadro complessivo dell’urbanistica in questa città e nel suo territorio».