Cenone di Capodanno all’insegna dell’integrazione
Oggi la Caritas riunirà attorno alla stessa tavola profughi e immigrati E alla scuola “Cau” un progetto ha coinvolto alunni e famiglie stranieri
OZIERI. Si moltiplicano a Ozieri le iniziative di integrazione e di accoglienza in favore delle comunità di immigrati presenti in città e dei profughi che da qualche mese sono ospitati nel centro delle Grazie. Il clou di queste iniziative è il gran cenone di Capodanno che da qualche anno ogni 31 dicembre la Caritas diocesana organizza nella sua sede per riunire intorno alla stessa tavola immigrati e profughi, volontari delle associazioni, sacerdoti e seminaristi, rappresentanti istituzionali. L’appuntamento si ripeterà anche oggi e sarà come sempre un’occasione di svago e di festa all’insegna dello spirito comunitario. Ma il mese di dicembre ha visto altre due importanti iniziative ispirate all’integrazione, a cominciare dalla Festa dei Popoli svoltasi il 6 dicembre, promossa dal Centro Lares del Plus con la collaborazione del Comune e di varie associazioni, che ha animato la piazza Carlo Alberto con profumi, canti e danze quasi da ogni parte del mondo. Un’altra interessante attività è stata quella portata avanti dagli alunni della scuola primaria Maria Teresa Cau dell’istituto comprensivo 1 e denominata “Canto con te”, conclusasi il 19 dicembre con un concerto nella sala parrocchiale della chiesa del Santo Bambino di Praga.
Il progetto, coordinato dalle insegnanti Maria Giovanna Cossu e Lilla Peano con la collaborazione dell’insegnante Piera Pinna, era nato dalla volontà di creare un’occasione di scambio culturale favorito dalla presenza in classe di due alunne straniere e di alcuni alunni con un genitore straniero e ha rappresentato un’occasione importante per favorire fra adulti e bambini, grazie anche al coinvolgimento la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà attraverso l’esperienza del canto in occasione della festa del Natale. Oltre ai bimbi e alle insegnanti, sono stati coinvolti nel progetto anche alcuni genitori e il fratello e la zia di due bambini, mentre la presenza in classe di una bambina del Ghana ha favorito il coinvolgimento del nutrito gruppo di profughi residenti ad Ozieri che hanno accompagnato con le percussioni la musica del giovane Francesco che con il suo organetto ha suonato pezzi di musica sarda. I bambini si sono esibiti con canzoni della tradizione natalizia in italiano, inglese, rumeno, tedesco e in lingua sarda.
«Lo scopo del progetto - spiegano le insegnanti - è stato quello di favorire l’integrazione sociale degli alunni stranieri attraverso attività mirate, creando un clima relazionale nella classe e nella scuola favorevole al dialogo, alla comprensione e alla collaborazione, facilitando lo scambio interculturale come esperienza di confronto e di arricchimento reciproco».