La Nuova Sardegna

Sassari

Primo Maggio di fede al santuario di Castro

Primo Maggio di fede al santuario di Castro

Grande partecipazione al tradizionale omaggio alla Madonna e a San Giuseppe Lavoratore

03 maggio 2015
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TULA. Nel rispetto della consolidata tradizione la giornata del Primo Maggio dei i tulesi. Sin dalle prime ore del mattino gruppi a piedi o in macchina sono partiti dalla periferia del paese diretti al Santuario di Nostra Signora di Castro dove da anni tulesi, oschiresi, ozieresi e berchiddesi in particolare si danno appuntamento per un incontro festoso nel nome della Madonna e di San Giuseppe Lavoratore. Lungo il tragitto i fedeli di Tula hanno fatto diverse soste per recitare preghiere e intonare inni religiosi (in buona parte in limba) attorno alla grande croce portata sulle spalle a turno da numerosi giovani. I cortei dei pallegrini si sono incontrati nel piazzale della medievale chiesetta dove il parroco di Tula don Giacomo Fara alle 10 ha celebrato la messa con l'accompagnamento del coro parrocchiale di Sant'Elena Imperatrice.

Durante l'omelia il sacerdote ha esaltato la figura di San Giuseppe protettore dei lavoratori ed ha invocato l'assistenza di Maria Santissima per quanti sono senza lavoro, in specie per i giovani, per le famiglie tutte della nostra isola e per chi è in sofferenza, in disagio e in difficoltà di qualsiasi genere.

Approfittando della temperatura primaverile pranzo al sacco con liete tavolate ricche di piatti col gradevole aroma di carne arrosto, maccarrones de ungia con ragù, dolci tipici locali e vino a volontà. Attorno al Santuario le immancabili, colorate bancarelle dei torronai e dei venditori delle gustose panadas del Logudoro. E' purtroppo da rimarcare ancora una volta il perdurante divieto dell'attraversamento del pericolante ponte in ferro di Frassu che scavalca il fiume Coghinas al confine fra i territori di Tula ed Oschiri. Ciò crea pur sempre gravi disagi ai residenti dei due centri e non solo ad essi.

Gerolamo Squintu

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