La Nuova Sardegna

Sassari

Contratto dei forestali, i sindacati ancora cauti

di Elena Corveddu
Contratto dei forestali, i sindacati ancora cauti

Il disegno di legge approvato dalla giunta Pigliaru non chiarisce alcuni aspetti Flai-Cgil: «Risorse da definire». Snaf: «I dipendenti devono restare regionali»

05 maggio 2015
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PATTADA. Lo scorso 28 aprile, la giunta regionale ha adottato un disegno di legge di grande rilevanza sul sistema forestale sardo. Con il provvedimento si colma un vuoto normativo decennale che vedeva la Regione Sardegna, unica in Italia, ancora priva di un quadro giuridico che disciplinasse una materia tanto importante per tutto il sistema economico sardo.

Il provvedimento ha nel programma l’intervento sulla programmazione delle attività e sulla multifunzionalità forestali, sulla prevenzione e lotta agli incendi boschivi, sugli interventi di tutela e salvaguardia del sistema idrogeologico, sull’istituzione di uno sportello unico e sulla valorizzazione delle filiere agro-forestali. Le richieste sindacali in merito alla riforma dell’Ente foreste, afferma la Flai Cgi esprimendo soddisfazione l, sono state in gran parte accolte. La giunta inoltre, si è impegnata a chiarire alcuni aspetti assieme ai sindacati. «Nello specifico è da ritenersi positivo – si legge nel comunicato della Flai-Cgil – che sia previsto un amministratore unico e un comitato presieduto dall’assessore all’ambiente e da tre sindaci indicati dal consiglio delle autonomie locali, piuttosto che da un consiglio di amministrazione». La presenza nel territorio manterrà un’articolazione diffusa e al servizio delle comunità locali, inoltre, è stata mantenuta l’unicità contrattuale per tutto il personale dipendente.

«L’applicazione del contratto collettivo deve però essere svincolata dalle norme pubblicistiche che hanno condizionato, negativamente, gli aspetti economici e normativi negli ultimi anni – spiega il sindacato –. Ora bisogna procedere speditamente sul problema delle risorse finanziarie, e sul superamento delle norme che rallentano il piano di stabilizzazione riavviato, ma ritenuto insufficiente dai sindacati», continua la Flai-Cgil. Infine, il sindacato afferma che è urgente recuperare gli incrementi economici previsti dal contratto di lavoro del 2010, che siano coperti i posti vacanti negli uffici, che siano valorizzate le funzioni dei lavoratori con la qualifica, e che sia individuato in tempi rapidi un percorso per il riconoscimento agli operai delle qualifiche da qualificati e specializzati.

Cauto il commento dello Snaf, sindacato autonomo dei forestali. In una nota la segreteria afferma che «il disegno di legge del quale non si ha ancora conoscenza ufficiale perché non ancora scaricabile dal sito regionale, dalle voci che circolano comprenderebbe l’aggiornamento dell’attuale piano forestale regionale e la soppressione dell’Ente Foreste della Sardegna sostituito da una struttura regionale denominata Forestas ». Intanto lo Snaf esprime il proprio dissenso per la mancata informazione «perché l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente si era impegnato a convocare tutte le organizzazioni sindacali, prima della presentazione in giunta. Pertanto, si riserva di esprimere il proprio punto di vista sull’intero disegno di legge non appena ne sarà in possesso. Però se le voci che circolano per quanto riguarda i dipendenti non dirigenti saranno confermate, non potrà che esprimere il proprio dissenso, perché con il passaggio al nuovo ente perderebbero l’attuale stato giuridico di dipendenti regionali e non avrebbero, come è invece previsto dalla legge regionale n.3 del 1998, lo stesso contratto collettivo applicato al personale dell’amministrazione regionale», conclude lo Snaf.

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