La Nuova Sardegna

Sassari

Incendiato furgone in via Grazia Deledda

Incendiato furgone in via Grazia Deledda

Il mezzo era nel cantiere delle case popolari Area. Botta e risposta tra il sindaco e CasaPound

07 maggio 2015
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SASSARI. Un attentato incendiario, il mezzo di un’impresa che va a fuoco durante la notte nel cantiere delle palazzine popolari di Area in fase di ristrutturazione al Monte Rosello. Qualcuno dice che potrebbero essere destinate a cittadini extracomunitari ma la notizia non trova conferma da nessuna parte. Il primo a smentirla è il sindaco Nicola Sanna: «Quegli alloggi sono destinati ai cittadini sassaresi che sono regolarmente inseriti nella graduatoria del Comune». Intanto le indagini sono in corso per accertare cosa ci sia dietro l’incendio.

Ma il sindaco interviene anche sullo striscione di CasaPound Italia apparso sempre ieri proprio in via Grazia Deledda e dove c’era scritto: “Case popolari: prima i Sassaresi” sollevando il problema dell’emergenza abitativa e della questione rom.

«Chi sta diffondendo notizie false e tendenziose, speculando sulla situazione personale di chi, da anni, è in attesa di una casa, con il rischio di alimentare anche un odio razziale, deve assumersi le responsabilità di un fatto gravissimo». Queste le parole di Nicola Sanna dopo le accuse di Casa Pound all’amministrazione comunale che a loro dire premierebbe i rom «per il degrado dei beni pubblici a loro assegnati dandogli la precedenza sugli italiani nell’accesso agli alloggi popolari».

«Niente di più falso – replica f il primo cittadino di Sassari – e se mai fosse necessario rassicurare coloro che sono in attesa di un alloggio, ribadiamo che le case popolari in costruzione sono riservate ai cittadini aventi diritto e in graduatoria, sassaresi e, come stabilisce la legge regionale, soggetti residenti in Italia da più di 15 anni e in Sardegna da più di cinque, quindi tutelati dalla legge all’accesso di assistenza sociale come tutti.

«Respingo fermamente queste modalità di diffusione di notizie – prosegue – che denotano innanzitutto mancanza di conoscenza della legge, mancanza di rispetto delle persone e intolleranza razziale, in grado solo di esacerbare gli animi delle persone che sono in attesa di un alloggio popolare senza preferenze né discriminazioni».

Il sindaco, inoltre, ha espresso preoccupazione per l’episodio che si è verificato all'interno del cantiere di via Grazia Deledda. (na.co.)

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