La Nuova Sardegna

Sassari

Il corridoio fiorito diventa un percorso di guerra

Piante nell’area comune non possono essere considerate “innovazioni”

03 giugno 2015
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Avvocato Bassu, sono neo-amministratore di un condominio, al mare, formato da alcune villette a schiera che hanno in comune dei corridoi. Un condomino ha messo le proprie piante e vasi (e non sono pochi!) lungo i lati del percorso senza che l'assemblea decidesse ma soprattutto senza avvisarmi. Alcuni condomini mi hanno informato che durante il periodo estivo ci sarà una grande folla nel condominio e quelle piante potrebbero ostacolare il passaggio. Posso farle rimuovere? Sono innovazioni vietate?

La gestione di un condominio, specialmente in zone di mare, non è facile ed è comprensibile il suo impegno nel trovare una soluzione in anticipo per evitare che si crei un’arena per gladiatori. Vediamo di analizzare il problema da un punto di vista giuridico senza dimenticare che per prima cosa sarà il buon senso a dover essere invocato! Il posizionamento di ornamenti floreali non costituisce una innovazione vietata ai sensi dell’articolo 1120 codice civile, dal momento che non altera il percorso pedonale in modo irreversibile e materialmente consistente né muta la destinazione originaria dello stesso.

Le innovazioni vietate, infatti, sono soltanto quelle che mutano la sostanza e la forma della parte comune modificandone in tutto o in parte la consistenza, la conformazione o la destinazione d'uso.

Nel caso rappresentato, inoltre, non parrebbero esistenti le condizioni per un pregiudizio architettonico della struttura.

Le piante, infatti, rendono esteticamente più gradevoli gli spazi di passaggio per cui la condotta tenuta dal condomino non pare ricadere nell’ambito delle innovazioni.

Tuttavia, qualora le piante ostacolassero realmente il passaggio delle persone, sarà possibile farle rimuovere ai sensi dell’articolo 1102 del codice civile perché l’utilizzo della cosa comune da parte di chi ha messo le piante sarebbe effettivamente esorbitante rispetto all'altrui diritto di servirsene come percorso pedonale.

Occorrerà, in ogni caso, valutare in concreto e, direi, non dal punto di vista probabilistico l’invasività delle piante e dei vasi sul corretto passaggio delle persone.

Avvocato Giuseppe Bassu

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