Minacce per non farsi trasferire
Non funziona lo stratagemma di un siciliano ora in cella a Bancali
SASSARI. Le ha provate tutte, ma non è riuscito ad ottenere il risultato che sperava. Ha lanciato insulti e minacce agli agenti di polizia penitenziaria al solo scopo di farsi denunciare e cambiare il carcere a cui era destinato: è lo stratagemma di un detenuto siciliano, in regime di 41 bis, che in poche settimane ha collezionato quattro procedimenti penali. Ma che alla fine, nei giorni scorsi, è stato trasferito da Cuneo a Sassari, nel penitenziario di Bancali dove non sarebbe mai voluto arrivare.
Il recluso è Ignazio R., considerato uno dei componenti di spicco della cosiddetta famiglia di Palma di Montechiaro, il quale, secondo quanto si apprende, protestava contro il regime di detenzione (il 41 bis con isolamento speciale) considerato troppo duro: fra sue le varie iniziative c'è anche quella di dormire sotto il letto. Il detenuto ha anche qualità letterarie. In carcere, Ignazio scrive poesie che spera di far pubblicare per aiutare il figlio e celebrarne la figura.