La Nuova Sardegna

Sassari

Pozzomaggiore prepara l’ardia di San Costantino

di Emidio Muroni
Pozzomaggiore prepara l’ardia di San Costantino

Il 6 e 7 luglio la grande festa religiosa con la sfrenata corsa dei cavalli Coraggio, abilità e aggregazione con “Su caddu ’e punta” e le “iscortas”

27 giugno 2015
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POZZOMAGGIORE. II 6 e 7 luglio si svolgeranno i festeggiamenti in onore di San Costantino Imperatore che la devozione popolare, assieme alla madre Elena, ha elevato all’onore degli altari. Il paese si appresta a celebrare, con grande solennità e partecipazione, la più importante festa della comunità, che coinvolge in modo particolare i cavalieri e gli allevatori di tanti magnifici destrieri che correranno la tradizionale Ardia, non come esibizione sportiva ma come atto di omaggio al Santo imperatore per simboleggiare la battaglia vittoriosa del 27 ottobre 312 d.c., sul tiranno Massenzio, a seguito della quale Costantino concedette la libertà di culto ai Cristiani, vittime delle persecuzioni e costretti a praticare la loro Religione nelle catacombe.

L’ardia è però anche una dimostrazione di coraggio, di forza e di abilità che, nel succedersi dei cavalli in sfrenata corsa in pariglia, nei giri intorno al santuario, a gruppo compatto o a passo di carica, fra il crepitio dei fucili a salve e nuvole di polvere, suscita emozioni uniche in chi vi assiste. Oltre 100 cavalli, nel rispetto della tradizione religiosa, offriranno al pubblico un grande spettacolo di abilità equestre con un’ardia spettacolare, ordinata e rispettosa delle regole.

Il comitato di San Costantino quest’anno ha nominato “Su caddu 'e punta”,(capocorsa), Salvatore Cossu, che sarà affiancato dalle iscortas,(scorte), la prima composta da Tonino Angius e Michele Carboni, la seconda da Gian Luca Diana e Antonello Oppes e la terza da Massimiliano Unali e Ivan Porcu. L’abilità dei cavalieri che, tra polvere e sudore, si cimenteranno in una battaglia simulata di fronte al Santuario, come sempre coinvolgerà emotivamente tutti i presenti. Come nel passato, oggi, San Costantino è soprattutto una festa intercomunitaria, un’occasione d'incontro tra persone provenienti da diversi paesi, spinte dalla devozione al Santo. Il sentimento e le motivazioni religiose, però, non escluderanno il divertimento; così, la gente, si ritroverà per stare insieme, per mangiare e bere spensieratamente e i forestieri riceveranno la tradizionale buona accoglienza. I preparativi della festa sono faticosi, ma anch’essi diventano festa e momento di aggregazione tra amici, tra famiglie e compaesani, uniti per raccogliere e realizzare i vari prodotti alimentari come le carni, il pane, i dolci e le bevande, che saranno consumate in abbondanza durante i giorni della festa. Gli allevatori che costituiscono il gruppo egemone dell'ardia, sono ancora impegnati, nei lavori di fienagione e tosatura delle pecore ma per la data prevista saranno liberi dai lavori più onerosi della campagna e pronti alla disputa dell’ardia.

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