La Nuova Sardegna

Sassari

Il “Gazzosa Beach” si inchina al Pul e finisce in discarica

di Salvatore Santoni

Partono le demolizioni dei chioschi nel litorale di Platamona Sondaggio della Nuova sul Lido Iride: 70% pro demolizione

05 luglio 2015
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SASSARI. È venuto giù a colpi di mazza e in poche ore è stato caricato su un furgone, pronto per l’ultimo viaggio in discarica. È la fine annunciata del “Gazzosa beach”, il primo fra i chioschi di Platamona a inchinarsi alla dura legge del Piano di utilizzo dei litorali (Pul) del Comune di Sorso. C’è grande attesa per i titolari delle concessioni demaniali: la stagione è salva ma entro l’estate verranno notificate le ordinanze di demolizione riferite ai vecchi chioschi. Ma gli investimenti dei privati per la ricostruzione rischiano di essere vanificati dalla presenza nella zona delle macerie dell’ex lido Iride.

Trasloco alla Rotonda. In attesa di sapere che fine farà l’ex stabilimento balneare, partono le demolizioni dei chioschi. I primi fra i vecchi concessionari ad adeguarsi al Pul sono i proprietari del “Gazzosa beach”, primo pettine. Ieri è stata completata la rimozione del chiosco che si affaccia sul golfo dell’Asinara. Nei mesi scorsi, il locale era finito sotto sequestro, impaludato da questioni burocratiche relative alle concessioni. Il nuovo “Gazzosa” rinascerà verso la Rotonda, di fianco al “Titanic”. Ora all’appello delle demolizioni mancano almeno 5 chioschi, senza considerare quelli che operano senza concessione demaniale: una situazione tollerata da anni cui ora il Comune di Sorso difficilmente potrà sottrarsi.

Per valutare gli effetti globali del Pul bisognerà attendere almeno la fine dell’anno. Sì perché probabilmente, per non compromettere la stagione lavorativa, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Morghen inizierà a notificare le ordinanze di demolizione a fine estate. Nel frattempo, gli uffici stanno effettuando i rilievi dei manufatti abusivi e lavorano alla predisposizione dei successivi atti di competenza.

Il doppio volto di Platamona. E se è vero che fra presupposti del Pul c’è quello di ridisegnare il litorale all’insegna della compatibilità paesaggistica e ambientale, spazzando via le vecchie strutture per fare spazio a chioschi funzionali e belli da vedere, è anche vero che i futuri gioiellini di legno del primo pettine si ritroveranno nel paradosso di essere loro fuori contesto, rispetto al degrado dilagante dettato dalla presenza dell’ecomostro dell’ex lido Iride. I risultati delle prime ore del sondaggio proposto dalla Nuova nel sito www.lanuovaradegna.it, pagina di Sassari, riferiscono percentuali vicine al 70% a favore della demolizione tour court del rudere, contro chi vorrebbe vederlo restaurato e salvato.

Nove milioni. Ma la riqualificazione di Platamona passa soprattutto dal mega progetto del Comune di Sorso, finanziato dalla Regione con 9 milioni di euro. Dopo qualche tentativo e un ricorso al Tar di mezzo, oggi la graduatoria finale per l’affidamento dei lavori è congelata in attesa della pronuncia del Tar su un altro ricorso, presentato dalla seconda ditta in gara. Per l’amministrazione comunale i pericoli dell’annullamento della graduatoria sono ridotti al lumicino. Ma si sa, il cigno nero è sempre dietro l’angolo.

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