La Nuova Sardegna

Sassari

Erriu ai sindaci del Coros: «Fate sistema»

Ossi, l’assessore regionale agli Enti locali spiega quali saranno le competenze dell’Unione dei Comuni

03 settembre 2015
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OSSI. L’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu ha incontrato a Ossi, nella sede dell’Unione dei Comuni, i sindaci del Coros. Presenti anche i segretari comunali e i dipendenti dell’ente. Tema dell’incontro: la riforma dell’ordinamento degli enti locali in Sardegna, che presto approderà in consiglio regionale.

Il presidente dell’Unione dei Comuni del Coros Luciano Betza ha illustrato quali sono le priorità per i sindaci dell’Unione. E si è soffermato sul trasferimento delle competenze, delle funzioni e del personale e, soprattutto, sulla necessità di incrementare le risorse per organizzare al meglio tutti i servizi. «La riforma - ha detto - prevede la riorganizzazione dei servizi in forma associata, perciò occorre immediatamente procedere anche al trasferimento del personale dalle Province e dalle Comunità Montane, delle funzioni e, soprattutto, delle risorse che arriveranno dal fondo unico».

Nel suo intervento l’assessore Erriu si è soffermato sulla «obbligatorietà» della organizzazione delle Unioni dei Comuni. «Su di esse - ha sottolineato - c’è grande attenzione da parte della Regione per il trasferimento di ulteriori risorse dal fondo unico, sulla formazione del personale, sulla riorganizzazione dei servizi con strumenti informatici e telematici». Relativamente a quest’ultimo aspetto, ha ricordato, la Regione ha impegnato circa due milioni.

Le Unioni, ha poi spiegato, saranno enti locali veri e propri, con una organizzazione dei servizi in forma associata, un proprio statuto, proprio personale che arriverà dai vari comuni e, in futuro, dalle province e dalle comunità montane. L’idea è, insomma, quella di migliorare l’offerta del servizio erogato, garantire lo sviluppo socio-economico delle comunità locali con una migliore qualità dei servizi, più economia, maggiore specializzazione del personale e semplificazione amministrativa.

Gli organi rappresentativi delle Unioni saranno l’assemblea dei sindaci, il presidente e il cda: cariche da ricoprire gratuitamente. Quanto alle Province, ha spiegato ancora Erriu, «saranno le quattro storiche, di secondo livello, con funzioni riguardanti le strade e le scuole, mentre tutte le altre funzioni passeranno alle Unioni dei Comuni». A queste verrà delegata la legge 9 e sarà destinato un fondo unico superiore al 3%. «Urge l’approvazione della riforma entro l’anno - ha concluso -, in caso contrario i costi in termini di trasferimento di risorse e di organizzazione dei servizi sarà molto alto.

Pietro Simula

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