La Nuova Sardegna

Sassari

Una messa per i morti della Roma

Oggi al via le cerimonie per commemorare i marinai uccisi il 9 settembre 1943

08 settembre 2015
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PORTO TORRES. Comincia oggi alle 10,30 nella Basilica di San Gavino, con la messa di suffragio per i caduti del mare, l’evento in ricordo dei caduti delle tre navi Roma, Vivaldi e Di Noli. L’iniziativa organizzata dall’associazione Corazzata Roma fondata da Nicola Puggioni - col patrocinio di ministero della Difesa, Comune e presidenza del consiglio regionale - riporta indietro ai fatti tragici che funestarono il golfo dell’Asinara il 9 settembre 1943: in quella terribile giornata persero la vita il comandante delle forze navali, l'ammiraglio Carlo Bergamini, e 1400 marinai (tra cui 40 sardi), mentre 622 militari riuscirono a sopravvivere. Fu uno dei capitoli più dolorosi della storia della Seconda guerra mondiale, perché subito dopo la notizia dell'armistizio dell'8 settembre i tedeschi scatenarono una vera e propria caccia agli italiani. I marinai che componevano l'equipaggio della Corazzata Roma furono tra i primi a subire la rabbiosa vendetta dei piloti nazisti. Avvenimenti di cui si parlerà oggi alle 16 nel convegno «Corazzata Roma, 72 anni di memorie e testimonianze»: l’ammiraglio Vittorio Guillot dirà cosa non funzionò il 9 settembre 1943; Giovanni Battista Conti (figlio di superstite) di 30 anni di ricerche e documentazione; Mario Tambasco di come l'Anmi ha ricordato negli anni la tragedia della Corazzata; lo storico Raffaele Sari Bozzolo del coinvolgimento dei sardi. Interverranno nel dibattito, condotto dal documentarista Roberto Barbieri, anche i superstiti della “Roma” Aldo Baldasso e Ovidio Frassinetti, il farista di Punta Scorno Gianfranco Massidda e il sindaco di Caldes de Malavella (Girona). Domani alle 9 la deposizione di una corona di fiori al monumento ai caduti della “Roma” e alle 10,30 l’inaugurazione del Memoriale ai caduti delle tre navi. (g.m.)

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