La Nuova Sardegna

Sassari

Banchina Segni, nuovo utilizzo

Banchina Segni, nuovo utilizzo

Proposte in commissione Portualità, convergono maggioranza e opposizione

15 settembre 2015
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PORTO TORRES. Durante la commissione Portualità di ieri mattina è emersa la volontà di cambiare la destinazione d’uso della banchina Segni. Il lungo approdo a due passi dal centro urbano, infatti, è caratterizzato solo dalla presenza della nave della Gnv durante il periodo estivo, per il resto dell’anno poco traffico e anche basso pescaggio (- 8 metri) tale da non permettere l’ingresso sicuro per la flotta navale della Cin Tirrenia e per le grosse navi da crociera. «Per capire la futura destinazione d’uso delle aree portuali – ha detto il presidente di commissione Carlo Marongiu – è necessario pensare al miglior utilizzo economico delle banchine: sulla Segni potrebbero trovare spazio le grosse imbarcazioni da diporto, nella futura darsena pescherecci c’è posto pure per le navi da crociera, all’Asi gli scali dovrebbero restare come sono attualmente, dietro il cantiere Sna si potrebbe raggruppare tutta l’area destinata alla cantieristica navale e alla radice del molo secchi lasciare la banchina alle rinfuse». Una serie di proposte della maggioranza 5 Stelle in vista della revisione del Piano regolatore portuale, dunque, ma sulla paventata presenza del diporto sulla banchina Segni, segnali di convergenza anche da parte dell’opposizione con l’indipendente Davide Tellini e il consigliere del Pd Massimo Cossu. «La banchina Segni sembra un “carcere all’aperto” con quelle sbarre – ha detto il sardista Costantino Ligas -, e l’Authority deve farci capire se può considerarsi un attracco per navi – appena 30 all’anno -, oppure se può essere destinata al diporto». (g.m.)

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