La Nuova Sardegna

SASSARI. I numeri fatti registrare ad agosto nelle strutture ricettive del nord-ovest della Sardegna confermano che per il turismo questo è stato l’anno della grande ripresa. Una tendenza virtuosa iniziata ad aprile e che verosimilmente proseguirà sino ad autunno inoltrato, considerato che molti hotel della costa (soprattutto nella Riviera del Corallo) resteranno aperti sino alla fine di ottobre. Lo rivela anche il puntuale rapporto mensile elaborato da Federalberghi-Confcommercio provincia di Sassari. «Agosto, il banco di prova più importante, è superato a pieni voti - spiega il presidente Stefano Visconti - a dimostrazione che la stagione in corso potrà essere ricordata tra quelle più riuscite da quando è cominciata la crisi economica».

Nello studio di Federalberghi sono stati campionati 4.163 posti letto, cioè 30 strutture alberghiere su 82 iscritte e 91 operanti in provincia (da Stintino a Castelsardo, passando per Sassari e Alghero): gli arrivi nazionali sono stati 7.298, quelli dai mercati europei 18.619, per un totale di 33.705 presenze connazionali e 82.010 straniere. Ne deriva che, sul totale presenze pari a 115.716, il 29,13% ha avuto provenienza nazionale, mentre il 70,87% matrice internazionale. «Il fattore di riempimento letti ha toccato l'invidiabile indice del 89,67 per cento - ricorda ancora Visconti - con capofila Alghero, dove si è sfiorato il tutto esaurito».

Dal documento di Federalberghi emerge inoltre la prestazione eccezionale del mercato del Regno Unito. Una graditissima “british invasion” che secondo gli operatori è dovuta principalmente al rapporto di cambio tra sterlina ed euro, in questo periodo particolarmente favorevole per vacanzieri inglesi.