La Nuova Sardegna

Sassari

Interventi sulle case comunali, il Movimento lavoro ci spera

di Barbara Mastino

La Regione ha stanziato più di un milione di euro per ristrutturare 21 abitazioni al momento inagibili Il comitato chiede il frazionamento dell’appalto per favorire le imprese e le cooperative locali

25 settembre 2015
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OZIERI. «Lo stanziamento di più di un milione di euro per l’edilizia residenziale porti un po’ di ossigeno alle famiglie di Ozieri». Questo l’auspicio del Movimento lavoro, comitato spontaneo nato qualche anno fa per iniziativa di un gruppo di disoccupati e fucina di iniziative come la Consulta comunale sul lavoro e la cooperativa B Nuovo Mondo. La notizia del maxi stanziamento regionale,ha suscitato speranza nel comitato, che appunto si augura che, trattandosi di tre differenti interventi su ventidue alloggi di proprietà comunale, al momento della progettazione sia possibile suddividere l’intero importo in frazioni per poter procedere ad affidamenti in loco. Sarebbe una bella boccata di ossigeno per le imprese locali, cooperative e società, e infatti qualche mese fa, quando il Movimento lavoro aveva presentato alcune proposte al Comune (e allo stesso assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda), l’edilizia popolare era una di esse. Un progetto che aveva un duplice obiettivo: creare opportunità di lavoro a livello locale tramite opere che avessero un immediato beneficio sulla collettività, come appunto sono quelle dell’edilizia popolare che, come si ricorderà, prevedono la messa a norma e la ristrutturazione di alloggi comunali che sino a questo momento non possono essere assegnati proprio per le loro precarie condizioni strutturali e di abitabilità. Nei giorni scorsi il Movimento lavoro ha avuto un primo incontro in municipio con l’assessore ai Servizi sociali Gigi Sarobba (dal cui staff è scaturito il progetto, redatto in collaborazione con gli operatori dell’ufficio Patrimonio) e presto ne chiederà un altro anche con il settore Tecnico (e con l’assessore competente Uccio Farina), che si occuperà materialmente della redazione dei progetti per gli appalti, onde verificare se sia possibile l’accennata divisione in lotti dell’opera. La richiesta del Movimento lavoro è duplice, e in una sua parte corrisponde all’auspicio del settore Servizi sociali: ci si augura che la prima parte dello stanziamento arrivi subito, in modo da cominciare il prima possibile i lavori e, anche, di poter procedere al bando di un primo appalto “ridotto”, ovvero che possa essere assegnato senza eccessiva burocrazia.

«Sappiamo che la burocrazia, come al solito, richiederà tempo, ma siamo pronti a oltrepassare questo ostacolo perché, come abbiamo sempre detto, il tempo è il nostro peggior nemico e la necessità è urgenza. Nel prossimo incontro, quindi, chiederemo lo sblocco del 40 per cento del totale, come inizio lavori, per iniziare a far lavorare i tanti disoccupati ozieresi tramite cooperative locali, sempre di tipo B. La nostra speranza – aggiungono – è che i lavori vengano divisi per tutti in parti uguali, e non dati in gare di appalto come è capitato in altre occasioni quando si è dovuto assistere a una “guerra tra poveri” tra cooperative locali».

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